Il giudice dispone per Ludwig Koons, figlio della Staller, il divieto di dimora a Roma
Divieto di entrare e circolare a Roma per il figlio di Ilona Staller, arrestato ieri per rapina nei confronti della madre: Ludwig Maximillian Koons l’avrebbe minacciata con un taser per avere soldi per acquistare stupefacenti e oggi il giudice ha disposto per lui, dopo la convalida dell’arresto, il divieto di dimora. Il pm aveva chiesto per il giovane – che l’ex pornodiva ha avuto con l’artista americano Jeff Koons – la misura cautelare in carcere.
Dopo la decisione della Corte – la II sezione penale presieduta da Valeria Cerulli – l’imputato ha fatto sapere che probabilmente si sarebbe trasferito in un albergo di Tivoli, da pagare con l’aiuto del padre.
Ilona Staller si è recata ieri dai carabinieri di La Storta per denunciare l’ennesima aggressione del figlio che tentava di estorcerle denaro sotto minaccia dell’arma. Questa volta lo avrebbe fatto utilizzando un taser, un dissuasore elettrico, che, secondo la giurisprudenza, “ha natura di arma comune da sparo”.
I militari sono quindi andati a casa del trentenne (che abita nello stesso palazzo della madre) e nella sua camera da letto hanno trovato il taser: la pistola elettrica risultava funzionante, anche se difettoso.
“Me l’ha regalato un mio amico dopo averlo comprato su Amazon“, ha detto Koons al giudice aggiungendo di non essere a conoscenza del fatto che fosse illegale. “È vero che io e mia madre abbiamo avuto dei battibecchi ma non è vero che l’ho minacciata con il taser”, si è giustificato.
Secondo quanto riportato in aula dai militari della stazione La Storta, la Staller avrebbe già denunciato in un’altra stazione il figlio da aprile in libertà vigilata.
Koons ha così dichiarato nella sua deposizione: “Sono già stato condannato da minorenne dopo la denuncia di mia madre. Attualmente vivo con mio padre che mi invia 2.500 euro al mese, altri 3mila euro provenienti dalla mia società srl che produce statue”.