Dal mito di Enea al Museo Lavinium: la storia del territorio di Pomezia

Riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di Pomezia: il Museo Civico Archeologico Lavinium racconta una storia lunga quasi tre millenni

Testa votiva femminile dalla Sala "Mundus Muliebris" del Museo Lavinium. Copyright: Museo civico archeologico Lavinium.

Il Museo Civico Archeologico “Lavinium” è stato creato nel 2005 ed è situato in località Pratica di Mare, frazione del comune di Pomezia nella città metropolitana di Roma Capitale. Sorge nelle vicinanze del Borgo di Pratica di Mare, il cui insediamento di epoca medievale è stato eretto su un altopiano tufaceo che ospitava l’acropoli dell’antica città latina di Lavinium.

Alle porte di Pomezia, immerso nel verde, il Museo Lavinium racconta una storia lunga quasi tre millenni attraverso numerosi reperti provenienti dagli scavi dell’Antica Lavinium

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L’esterno e il giardino del Museo Lavinium di Pratica di Mare. Copyright: Museo civico archeologico Lavinium.

Il Museo Lavinium si presenta al pubblico come l’ideale connubio tra un’esposizione tradizionale e le nuove tecnologie. Si delinea, tra suoni, ologrammi, ricostruzioni plastiche e proiezioni video, un percorso museale multimediale capace di catapultare il visitatore nelle atmosfere di un passato lontano dai contorni leggendari. Nel Museo Lavinium rivivono pertanto le gesta di personaggi quali l’eroe troiano Enea, il mitico fondatore di Lavinium e capostipite della stirpe Latina, dalla quale nacquero Romolo e Remo. La Storia delle Origini di Roma si fonde pertanto con quella di Lavinium, Civitas Religiosa dei Popoli Latini.

Il Museo Lavinium ospita in cinque sale tematiche i numerosi reperti provenienti dagli scavi dell’antica città di Lavinium, grazie all’operato del Prof. Ferdinando Castagnoli (1917-1988). Archeologo e topografo, Castagnoli scoprì tra il 1958 e il 1959 il Santuario latino di Lavinium con i suoi tredici altari. Nello stesso sito si trova anche l’Heroon di Enea, un tumulo sepolcrale datato al VII secolo a.C. che si vorrebbe identificare appunto come la tomba dell’esule troiano Enea.

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Sculture conservate nella Sala “Tritonia Virgo” del Museo Lavinium. Copyright: Museo civico archeologico Lavinium.

La città di Lavinium era situata al XVIII miglio dell’antica via Laurentina a circa 30 km da Roma. L’acropoli dell’insediamento, che risale all’età del Bronzo e alla prima età del Ferro, viene concordemente collocata nel luogo in cui oggi sorge il Borgo medievale di Pratica di Mare. L’abitato si espanse nel corso del VII secolo a.C., raggiungendo il massimo sviluppo urbanistico ed economico nel VI secolo a.C. con contatti commerciali costanti con le póleis della Magna Grecia. I romani considerarono sempre Lavinium, un luogo di memorie sacre legato ai culti ancestrali dell’Urbe e alla base delle Origini stesse di Roma.

Il Museo Lavinium offre al visitatore cinque sale tematiche nelle quali ogni reperto archeologico diviene il protagonista di un racconto volto alla conoscenza di un passato arcaico e leggendario

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La Minerva Tritonia, la splendida scultura che accoglie i visitatori del Museo Lavinium. Copyright: Museo civico archeologico Lavinium.

La Sala “Tritonia Virgo” prende il nome dalla meravigliosa statua di Minerva Tritonia posta all’ingresso del Museo Lavinium. La Minervia Tritonia risale al V secolo a.C.; era la probabile statua di culto di un Santuario di Minerva localizzato al limite orientale dell’antica Lavinium. Si tratta di una delle pochissime raffigurazioni della dea in compagnia di Tritone nell’atto di sorreggerle lo scudo. È una Minerva guerriera equipaggiata di elmo attico, spada, scudo e una corazza a squame decorata da una testa di Gorgone al centro del petto. La stanza “Tritonia Virgo” è dedicata appunto al culto di Minerva, protettrice dei matrimoni e delle nascite. Conserva statue in terracotta che raffigurano offerenti che recano dono alla dea. Datate tra il V e il III secolo a.C., le scultore, a grandezza naturale, erano in origine policrome. Tra tutte si distingue anche una Minerva come Palladio, databile al V secolo a.C. e di dimensioni minori.

Nella Sala “Mundus Muliebris” del Museo Lavinium, è possibile ammirare diverse teste votive femminili, rivenute nello stesso deposito legato al santuario di Minerva. Da questi reperti si possono ricavare tantissime informazioni circa gli usi e i costumi delle donne dell’antica Lavinium, dalle acconciature riconducibili alle “nubendae”, fanciulle in procinto di sposarsi, ai gioielli, fino ai corredi funebri femminili dalla necropoli di Lavinium, databili tra il VIII e il VI secolo a.C. e costituiti da fibule in bronzo, collane e bracciali di splendida fattura.

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La Sala “Hic Domus Aeneae” incentrata sul viaggio nel Mediterraneo del mitico eroe troiano. Copyright: Museo civico archeologico Lavinium.

La Sala “Hic Domus Aeneae” è dedicata al mitico fondatore di Lavinium. Seguendo il poema virgiliano, un video descrive il viaggio dell’eroe, da Troia attraverso il Mediterraneo fino alle coste del “Latium vetus”. Nella suggestiva atmosfera di un salone dalle pareti blu mare, il visitatore sarà in grado di comprendere le difficoltà della navigazione nei tempi antichi, ammirando anche una fedele ricostruzione 3D di un’imbarcazione della tarda età del bronzo.

Nella Sala “Civitas Religiosa” domina tutto il prestigio religioso e ancestrale di Lavinium, una città che i romani consideravano sacra e che vantava la presenza di numerosi santuari. Il più importante è da individuarsi nell’area sacra dei Tredici Altari il cui deposito votivo ha restituito una straordinaria serie di oggetti votivi. Ricordiamo i vasi rituali a figure nere di importazione greca, diversi bronzetti votivi e gli ex voto anatomici. L’esposizione conta anche i corredi funebri rinvenuti in una necropoli protostorica databile tra il IX e il VIII secolo a.C..

Infine la Sala “Aeneas Indiges” conclude il percorso espositivo del Museo Civico Archeologico “Lavinium”. Essa custodisce il ricco corredo del monumento funebre noto come “Heroon di Enea“, il sepolcro datato al VII secolo a.C., attribuito dagli stessi latini al mitico fondatore di Lavinium. La tomba fu monumentalizzata alla fine del IV secolo a.C. e trasformata in una sorta di santuario dedicato ad Enea. Descritto anche da Dionigi di Alicarnasso, l’Heroon di Enea sorge nei pressi dell’area sacra dei XIII Altari.

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La Sala “Civitas Religiosa” con i reperti dai santuari dell’antica Lavinium. Copyright: Museo civico archeologico Lavinium.

Il Museo Lavinium segue degli orari di apertura estivi e invernali e offre un’aerea archeologia visitabile su prenotazione

  • Orario estivo, dal 1° aprile al 30 settembre

Lunedì e festa patronale (11/7) chiuso
Martedì e giovedì: 9.00-13.00 / 15.00-18.00
Mercoledì e venerdì: 9.00-13.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00-13.00; 16.00-19.00

  • Orario invernale, dal 1° ottobre al 31 marzo

Lunedì, 25/12 e 01/01: chiuso
Martedì e giovedì: 9.00-13.00 / 15.00-18.00
Mercoledì e venerdì: 9.00-13.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00-13.00; 15.00-18.00

  • Santuario dei XIII Altari ed Heroon di Enea (apertura su prenotazione).          Per tutte le informazioni, consultare il sito ufficiale del Museo Lavinium.

Come arrivare

Il Museo Lavinium si trova in Via Pratica di Mare 4, località Borgo Pratica di Mare (Pomezia). Da Roma, si può usufruire della Metro B fino a Laurentina per poi prendere la linea bus COTRAL con direzione Torvaianica – Piazza Italia (fermata Via del Mare/Pratica di Mare). In alternativa, si può utilizzare la linea 261 di Autolinee Troiani Pomezia dalla Stazione Cristoforo Colombo di Ostia.

In treno, giunti alla Stazione di Pomezia – Santa Palomba (linee FL7 e FL8), si può prendere la linea Autobus 1 in direzione Via Don Luigi Sturzo.

Accessibilità, eventi e contatti

Il Museo Civico Archeologico “Lavinium” non presenta barriere architettoniche, permettendo il pieno spostamento in autonomia ai portatori di disabilità motorie. Inoltre è stato realizzato un apposito percorso di visita per i non vedenti e per gli ipovedenti.

Il Museo Lavinium organizza eventi per grandi e piccoli, tra visite guidate, convegni, laboratori e giornate di studio.

Note

  • Tutte le informazioni sono state tratte dal sito ufficiale del Museo Civico Archeologico “Lavinium”, www.museolavinium.it, dal sito dei Beni Culturali del MIC (Ministero della Cultura) e da “Cultura Italia, l’aggregatore nazionale del patrimonio culturale italiano.
  • Per le fotografie, si ringrazia il Museo Civico Archeologico “Lavinium”. Le licenze sono specificate nelle didascalie.