Roma, assegni di sostegno economico senza diritto: 85 persone indagate per truffa aggravate. Tra i percettori anche soggetti con precedenti e misure cautelari
Non è stato facile individuarle, ma alla fine grazie ad un’operazione congiunta di Carabinieri, militari del NIL, uffici dell’I.N.P.S., Motorizzazione Civile e Anagrafe, un mondo sommerso di quasi 40 famiglie dichiaratesi falsamente numerose per poter ottenere la concessione del “Reddito di Cittadinanza” e del “Reddito di Emergenza”, sono venute allo scoperto.
Una mega truffa messa in atto da oltre 80 furbacchioni, che erano riusciti a percepire per mesi le misure di sostegno economico in favore dei nuclei familiari in difficoltà, tra cui anche quella legata all’emergenza epidemiologica, dichiarando il falso sui requisiti, ed in particolare sulla composizione del nucleo familiare, che all’improvviso e all’occorrenza “cresceva” di numero.
Presentando 85 pratiche irregolari corrispondenti a 37 nuclei familiari, altrettanti soggetti avevano ottenuto la concessione e dunque l’erogazione di denaro “spettante” di diritto, come previsto per persone in possesso di specifici requisiti, dalla misura del “Reddito di Cittadinanza” e del “Reddito di Emergenza”.
Un danno erariale di almeno 450mila euro, scoperto a Roma, grazie agli accertamenti incrociati dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante, con il supporto tecnico dei militari del NIL, per la verifica del possesso dei requisiti utili alla concessione, gli uffici dell’I.N.P.S., la Motorizzazione Civile e Anagrafe.
Le false dichiarazioni sarebbero state soprattutto relative alla composizione del nucleo familiare e della residenza, che in entrambi i casi venivano modificate, sia simulando l’esistenza di un maggior numero di parenti diretti, che ingannando sulla dichiarazione dell’abitazione effettiva, per essere certi così ampliare il diritto di percezione.
Le persone finite sotto la lente dei Carabinieri, sono ora indiziate del reato di truffa, e a carico di alcune di loro, ad aggravare ulteriormente la posizione, risultavano anche procedimenti giudiziari, con misure precautelari e cautelari, oltre a restrizioni agli arresti domiciliari e in carcere.
Le condanne penali ricevute negli ultimi dieci anni, divenute irrevocabili, con la percependo indebitamente complessivamente i benefici per un importo complessivo di quasi 450.000 euro.