Commenti e pareri contrastanti tra i vip dello spettacolo sui The Borderline e il terribile incidente di Casal Palocco
Il tragico incidente di Casal Palocco in cui ha perso la vita il piccolo Manuel ha scatenato i social e spinto anche molti personaggi dello star system a prendere posizione sulle responsabilità dei The Borderline. Da YouTube a Twitter le reazioni si accavallano in un continuo distinguo tra chi condanna senza appello i cinque giovani che si trovavano sul Lamborghini Urus che, giovedì scorso 15 giugno 2023, ha travolto la smart a bordo della quale Manuel viaggiava insieme alla mamma e alla sorellina di tre anni e chi, invece li difende.
Da YouTube a Twitter sono molti i personaggi del mondo dello spettacolo che hanno commentato il tragico incidente in cui è morto il piccolo Manuel. In molti casi come quello dell’attore Alessandro Gassmann fioccano le condanne senza appello alla folle sfida virtuale dei The Borderline, in altri come in quello di Luca Bizzarri, famoso per le performance comiche insieme a Paolo Kessilogu, c’è l’esplicito invito a evitare gogne mediatiche.
La maggior parte dei giudizi è tranchant. “Ci vuole una legge che vieti di guadagnare da YouTube e che sequestri gli introiti in caso di danni procurati ad altre persone – ha scritto su Twitter questo pomeriggio sabato 17 giugno 2023, Alessandro Gassmann – se gli Youtuber hanno meno di 22 anni devono essere puniti anche i genitori, la situazione è fuori controllo e va regolata”. “Basta”, incalza l’attore romano “si tratta di ignoranti che parlano ad altri ignoranti del nulla, diventano ricchi e istigano altri a fare anche di peggio”. Il riferimento è al canale fondato dai The Borderline per promuovere sfide sempre più folli come quella che ha aperto la strada al terribile incidente di Casal Palocco: restare al volante della Super car senza mai scendere per 50 ore consecutive. Sfide che puntano a calamitare i like degli adolescenti e che si sono trasformate in una lucrosa fonte di guadagno per i cinque che erano a bordo del Lamborghini e per gli altri cofondatori del canale di video on line.
Di tutt’altro tenore il commento affidato ai social da Luca Bizzarri che si dichiara contrario a qualsiasi “caccia alle streghe e ai tribunali social” mettendo sotto tiro chi dà “un giudizio su un incidente le cui dinamiche ancora non si sanno, non ho difeso nessuno… E se sono colpevoli avranno la punizione che meritano. Poi – scrive – c’è chi per quattro like che gli aiutino la carriera fa lo sciacallo dall’alto della sua purezza su una tragedia”. Chi strumentalizza una vicenda di per sé dolorosa, sostiene il comico, resta a sua volta vittima di un grave errore e “la punizione è la loro stessa ridicola posizione sociale. Non ho mai ridotto la gravità, né derubricato a bravata. Mi aspetto che a condannarli siano dei giudici. Ma io sono fatto così, non amo le impiccagioni sui social, sono fatto strano”.
Linea dura anche da parte dell’attrice romana Anna Foglietta che, in una prima presa di posizione, ha rimarcato: “se a vent’anni, mentre fai quella challenge a bordo di un Suv Lamborghini affittato ammazzi un bambino sei un assassino”. “L’unica arma che abbiamo a disposizione per contrastare questo scenario fatto di vuoto totale – ammorbidisce – è la cultura… come si può credere di essere vincente a bordo di un Suv affittato, per poi postarlo sui social? Ma che razza di vite vivono sti ragazzi? Povera famiglia distrutta, poveri noi”.