Il bambino è caduto dal balcone di casa per motivazioni ancora da accertare ed è stato immediatamente trasportato in ospedale con l'eliambulanza
Sabaudia: un bambino di appena due 2 anni è caduto dal balcone di casa sua, con l’eliambulanza che è intervenuta insieme ai carabinieri e alla polizia locale del comune balneare in provincia di Latina per trasportarlo d’urgenza, in gravi condizioni, in ospedale.
L’origine del drammatico incidente è ancora in corso d’accertamento, con le indagini portate avanti dai Militari dell’Arma, arrivati questa mattina, sabato 10 giugno, nell’abitazione dove il piccolo viveva con i genitori in via dei Guitti.
La rovinosa caduta nel vuoto del piccolo, da alcuni metri d’altezza, si è verificata quando la madre del bimbo era in casa, con il personale medico dell’Ares 118 allertato d’urgenza ed arrivato sul posto, che ha trovato la vittima ancora cosciente e lo ha trasportato in eliambulanza presso l’ospedale pediatrico del Bambin Gesù.
Al momento del trasporto in ospedale il bimbo, dai primi risvolti investigativi risultava essere sotto shock e gravemente ferito, probabili alcune fratture anche al cranio, che hanno imposto il suo rapidissimo ricovero.
Questa settimana vi abbiamo raccontato di un altro grave episodio nel quale una bambina di circa 14 mesi è stata trovata morta all’interno dell’auto dei genitori, parcheggiata a Roma sud, nel quartiere della Cecchignola, all’interno della Città Militare.
In un approfondimento susseguente è emerso che il padre di Stella, questo il nome della bimba deceduta, al momento è indagato per omicidio colposo e, tra i vari particolari emersi dalle indagini ancora in corso, risulterebbe che il sedile sul quale era stata adagiata la bambina sarebbe stato sprovvisto di allarme, un dispositivo, il cosiddetto “allarme anti abbandono”, che, se fosse stato presente, avrebbe segnalato al genitore il fatto che Stella era stata lasciata dentro l’autovettura.
Probabilmente il decesso della piccola, sul quale si sta continuando a indagare, è stato dovuto ad un’asfissia per il gran caldo di questi primi giorni di giugno.
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