Uccide la moglie 29enne in Francia e poi scappa con la figlia di 8 anni: arrestato a Civitavecchia. Se volesse raggiungere Roma o scappare in Tunisia non è chiaro; quel che è certo che la fuga di Jamel Jounès, il 41enne tunisino che la notte di martedì ha strangolato la compagna ed è scappato con la bambina, è stato fermato su un treno alla stazione ferroviaria di Civitavecchia.
Jamel Jounès, tunisino di 41 anni, è ora recluso nel carcere di Civitavecchia. La bambina affidata ai servizi sociali
A dare l’allarme dopo la scoperta dell’omicidio la suocera. In casa dei quattro bambini – la più grande di 8 anni e il più piccolo 7 mesi – mancava la maggiore. L’unica che Jounès aveva avuto con un’altra donna, residente a Roma.
L’uomo nonostante fosse braccato dalla Polizia è riuscito a superare i confini ed arrivare in Italia. Dopo il primo passaggio in Liguria, Civitavecchia veniva ritenuta una possibile meta. Dal porto infatti parte un traghetto diretto a Tunisi.
L’arresto sul treno
A Civitavecchia è arrivato sul Frecciargento diretto a Roma nel pomeriggio di ieri, giovedì 8 giugno. Ad attenderlo i poliziotti del locale commissariato e della Polfer.
Le porte del treno sono state bloccate con forte nervosismo dei passeggeri e l’uomo, una volta intercettato su un vagone, è stato prelevato e accompagnato in caserma per il fotosegnalamento. Non era un controllo di routine e Jounès lo sapeva. Per l’uomo, infatti, è scattato il mandato di cattura europeo per omicidio.
La confessione quasi immediata. Il tunisino ha ammesso di aver strangolato la moglie e spiegato – ma va accertato – che era diretto a Roma per accompagnare la primogenita alla madre. Gli investigatori, però, non escludono nemmeno il piano della fuga in nave proprio da Civitavecchia.
La bambina è stata affidata ai servizi sociali del Comune di Civitavecchia. E lui associato nel carcere di Civitavecchia.
