Parco Archeologico del Colosseo: percorsi e monumenti, orari e biglietti, visite guidate e come arrivare

Tutte le curiosità sul sito archeologico romano

Il Parco Archeologico del Colosseo è tra i siti più visitati al mondo e il primo in Italia per numero di turisti. Presenta un’area di circa settantasette ettari di cui oltre la metà attrezzati e fruibili al pubblico. Creato come Istituto autonomo MiBACT nel 2017, il Parco Archeologico del Colosseo comprende complessi monumentali quali il Colosseo, le aree del Foro Romano e del Palatino, l’Arco di Costantino e la Meta Sudans, la Colonna Traiana, la Domus Aurea sul Colle Oppio e gli Auditoria di Adriano, tra le più importanti testimonianze archeologiche della Storia della Civiltà Occidentale.

Dopo i difficili anni della pandemia, il Parco Archeologico del Colosseo è tornato a contare oltre sette milioni di visitatori nel 2022

Il Colosseo

L’Anfiteatro Flavio, noto come “Colosseo” dal Medioevo, probabilmente per via della presenza nei pressi della colossale statua acrolitica di Nerone, venne edificato nel I secolo d.C. in epoca Flavia. La costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 70 d.C. e completata da Tito che la inaugurò il 21 aprile dell’anno 80 d.C.; dieci anni più tardi l’imperatore Domiziano vi apportò ulteriori migliorie. Il Colosseo è il più grande anfiteatro romano al mondo, il più imponente e rappresentativo monumento dell’antica Roma, giunto fino ai giorni nostri.

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Vista dell’Anfiteatro Flavio (Colosseo) – Licenza Pixabay di libero utilizzo

Nell’immaginario collettivo il Colosseo si lega soprattutto ai combattimenti dei gladiatori ma l’arena fu utilizzata anche per altre manifestazioni pubbliche quali battaglie navali, rievocazioni di drammi e battaglie famose e spettacoli di caccia. Nel Medioevo e nel Rinascimento, il Colosseo subì un progressivo declino, spogliato dei suoi materiali pregiati e usato persino come ricovero per animali e sede di botteghe di artigiani. Grazie a una capillare e continua opera di restauro, oggi il Colosseo si presenta come una struttura accogliente e dinamica, visitabile nei suoi suggestivi spazi interni.

Il Parco Archeologico del Colosseo ha ampliato ulteriormente la già estesa fruibilità del Colosseo con un ascensore che garantisce a tutti i visitatori, con maggiore attenzione nei confronti di chi ha difficoltà motorie, di superare i cento ripidi gradini che separano il primo ordine dalla galleria intermedia, godendo di una visuale unica dell’intero monumento.

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Veduta dall’alto del Colosseo – © Parco Archeologico del Colosseo

Il Foro Romano

Il Foro Romano è situato tra le pendici del Campidoglio, dell’Esquilino e del Palatino. Ha rappresentato per oltre un millennio il centro della vita pubblica e religiosa dell’antica Roma, da quando, sul finire del VII secolo a.C., la palude che occupava la valle fu bonificata. Nel corso dei secoli, nel Foro Romano, furono costruiti svariati edifici per le attività politiche, amministrative, religiose e commerciali dell’Urbe. Massenzio, nei primi anni del IV secolo d.C., fu l’ultimo imperatore a promuovere un grande intervento edilizio nel Foro Romano con la costruzione del Tempio dedicato alla memoria del figlio Romolo e dell’imponente Basilica sulla Velia.

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Il Foro Romano – Licenza Pixabay di libero utilizzo

La Colonna in onore dell’imperatore bizantino Foca, eretta nel 608 d.C., fu invece l’ultimo monumento realizzato nel Foro Romano. Dopo questa data, il Foro venne interrato e l’intera zona fu usata a pascolo. Tuttavia alcuni monumenti di prestigio furono gradualmente trasformati in chiese; la Curia Iulia divenne la Chiesa di Sant’Adriano, parte del Tempio di Antonina e Faustina costituì la Chiesa di San Lorenzo in Miranda, la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano prese forma dall’antico Tempio di Romolo, infine in una delle celle del Tempio di Venere e Roma, fu eretta la Chiesa di Santa Maria Nova nel IX secolo.

Il Foro Romano rappresenta in tutto e per tutto la grandezza della Civiltà Romana. Una passeggiata tra le rovine del Foro Romano, offre al visitatore scorci suggestivi e indimenticabili, arricchitti ulteriormente dall’Arco di Settimio Severo splendidamente conservato e situato all’angolo nord-ovest del Foro.

Il Palatino

Il Colle Palatino conserva resti di insediamenti risalenti alla prima metà dell’età del Ferro. Tra i sette colli dell’Urbe, il Palatino è stato da sempre considerato dai romani un luogo sacro in quanto secondo la leggenda, fu proprio sul Palatino che Romolo fondò Roma, il 21 aprile dell’anno 753 a.C.

Augusto scelse il Palatino come sua dimora inaugurando una tradizione che vide diversi imperatori succedersi nell’abitare il luogo edificando palazzi sempre più sontuosi. Alla Domus Tiberiana, ampliata da Caligola, seguì la Domus Transitoria, voluta da Claudio e Nerone e bruciata nel grande incendio dell’anno 64. Tra il Palatino, l’Esquilino e il Celio sorse la Domus Aurea, la villa urbana costruita dall’imperatore Nerone, infine in epoca flavia ritroviamo la Domus Flavia e la Domus Augustana che insieme allo Stadio Palatino costituirono il Palazzo di Domiziano sul colle Palatino. La presenza dei palazzi imperiali sul Palatino ha fatto sì che nei secoli il toponimo “Palatium” diventasse nelle lingue moderne sinonimo di edificio residenziale. In epoca rinascimentale, sul Palatino diverse famiglie aristocratiche capitoline promossero la costruzione di ville signorili, alternandole a vigne e giardini.

Il Museo Palatino, allestito nell’ex convento delle Monache della Visitazione, raccoglie reperti che raccontano la storia del Colle dalle Origini di Roma all’avvento del Principato. Possiamo inoltre ammirare mosaici e preziose pitture provenienti dalla Domus Transitoria di età neroniana.

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L’Arco di Costantino in primo piano con il Colosseo sullo sfondo – Licenza Pixabay di libero utilizzo

La Domus Aurea

In seguito al devastante incendio del 64 d.C., l’imperatore Nerone promosse la costruzione di una nuova residenza costituita da edifici, boschi, vigne e un laghetto articificiale. Dislocata tra il Palatino, l’Esquilino e il Colle Oppio, la Domus Aurea era un enorme complesso, celebre per la ricchezza degli elementi architettonici e decorativi. Le parti ad oggi visitabili sono quelle sul Colle Oppio. Il Parco Archeologico del Colosseo ha dato vita a un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso l’iniziativa “Domus Aurea Experience”, la visita al cantiere di restauro della Domus Aurea con realtà virtuale.

Il tour “Domus Aurea Experience” è prenotabile nei giorni di venerdì, sabato e domenica dal sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo.

Orari di visita e biglietti

Il Parco Archeologico del Colosseo è aperto dal 26 marzo al 31 agosto 2023 dalle 9.00 alle 19.15. L’ultimo ingresso è alle 18.15. Dal 1° al 30 settembre dalle 9.00 alle 19.00. Dal 1° al 30 ottobre dalle 9.00 alle 18.30 mentre dal 31 ottobre al 31 dicembre dalle 9.00 alle 16.30. Il Parco Archeologico del Colosseo è chiuso nei giorni 1° gennaio e 25 dicembre.

Le aree del Parco Archeologico del Colosseo saranno visitabili solo ed esclusivamente prenotando il proprio ingresso online sul sito www.colosseo.it. Le vendite dei biglietti, con prenotazione obbligatoria della fascia oraria, sono aperte settimanalmente, dal lunedì alla domenica. Scaricando l’App gratuita ParcoColosseo, si può preparare la visita e approfondire i percorsi.

Il Parco Archeologico del Colosseo ha disposto l’apertura della biglietteria “Tempio di Venere e Roma”, sulla piazza del Colosseo nelle vicinanze del Tempio di Venere e Roma, per la vendita dei titoli d’ingresso destinata esclusivamente ai visitatori singoli non intermediati, fino ad esaurimento delle disponibilità. La biglietteria sarà aperta ogni giorno dalle ore 9.00 alle ore 18.15.

L’ingresso nell’area archeologica è gratuito nella prima domenica del mese e nei giorni 2 giugno e 4 novembre. Le visite guidate sono consultabili e prenotabili sul sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo.

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Il Foro Romano con l’Arco di Settimio Severo – Licenza Pixabay di libero utilizzo

Come arrivare

Colosseo: Roma, Piazza del Colosseo. Metro: Linea B fermata Colosseo. Bus: n. 51, 75, 81, 85, 87, 118. Tram: n. 3.

Foro Romano: Roma, varco di Largo della Salara Vecchia 5/6 oppure varco di via del Tulliano oppure via Sacra (da piazza del Colosseo). Metro: Linea B fermata Colosseo. Bus: n. 51, 75, 81, 85, 87, 118.

Palatino: Roma, Via di San Gregorio 30. Metro: Linea B fermata Colosseo. Bus: n. 51, 75, 81, 85, 87, 118. Tram: n. 3.

Domus Aurea: Roma, Viale della Domus Aurea 1. Il cantiere della Domus Aurea si raggiunge entrando nel parco del Colle Oppio, dal lato di via Labicana. Metro: Linea B fermata Colosseo. Bus: n. 51, 85, 87. Tram: n. 3.

Note

  • Tutte le informazioni sono state tratte dal sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo.
  • Per le fotografie, le licenze sono specificate nelle didascalie.