I manifesti che tappezzano la città erano già stati notati in alcuni club
Centinaia di manifesti con lo stesso messaggio: Aurora scusa. Sfondo da scatoletta di medicinale e la scritta 50 mg. Più la dicitura piccola piccola: 4 compresse rivestite con film. Ha incuriosito tutti i passanti la scritta seriale che da giorni campeggia sulle strade di Ostia, Portonaccio, Monteverde e qua e là in mezza Roma. Svelato ora l’arcano.
Si tratta di una trovata di un rapper di Roma sud che promuove così la sua nuova canzone. Extrasistoli è il suo nome d’arte, un cantautore notato in concerti tra pub e locali di giovani.
Gli stessi manifesti erano stati affissi già due mesi fa alla Casa Clandestina, un noto pub di Ostia, giura Roberta.
I manifesti sui muri, sui cavalcavia, sui cassonetti avevano scatenato supposizioni e commenti ironici tra i cittadini. Chi lo ha interpretato come un messaggio amoroso in codice per scusarsi di una intimità un po’ deludente con la propria fidanzata, chi li associa direttamente alla confezione del Viagra. Ma c’è anche chi visto il colore della scatoletta ha ricollegato manifesti e scatoletta alla confezione dello Xanas, lo stranoto farmaco ansiolitico.
“Aurora scusa, è stato il Viagra, io non c’entro niente, ha fatto tutto lui”, scrive una internauta. Altri ancora, ma sono proprio pochi e fuori pista, ipotizzano che sia stata semplicemente una pubblicità ingegnosa di una casa farmaceutica.
C’è ora chi giura che in realtà quei manifesti già campeggiavano in qualche club di Ostia un paio di mesi fa. A quanto pare solo i fedelissimi del rapper sanno chi sia e di certo non lo rivelano.
Forse farà bene a nascondersi ancora un pochino. Perché non ci sono solo curiosi del messaggio in codice ma anche cittadini che si chiedono di far pagare il conto all’insolito fantasma o rapper che sia per i manifesti abusivi.
La canzone pubblicizzata in questo modo virale si intitola “Cilecca (Aurora Scusa)” e a cantarla è il cantautore romano Extrasistoli, per l’anagrafe Antonio Petruzziello di 27 anni. Sulle pagine de Il Messaggero si è discolpato. “Gravito nel X municipio, a Roma sud, ma con i cartelloni non c’entro nulla – sostiene Extrasistoli – E neanche la mia casa discografica, La crème records“.
E’ indubbio, però, che i benefici sono tutti suoi e dei produttori discografici che lo sostengono. Possibile che questa campagna di marketing virale, attraverso manifesti murali affissi nei quartieri romani, sia nata dallo staff del cantautore? “Io ho visto inizialmente questa scritta, sotto forma di adesivi che alcuni ragazzi attaccavano, quando venivano ai miei live, pur non sapendo chi fossero perché ‘Aurora scusa’ esisteva prima che la mettessi online” risponde il cantautore.
Difficile credere che qualcuno abbia finanziato una campagna promozionale “a sua insaputa”.