Roma, rapine con lo spray urticante: indagato un 18enne

Roma, pusher 18enne in manette al Colosseo: nella zona di spaccio aveva dato il via ad una serie di rapine avvalendosi di spray urticante 

Roma: è stata interrotta sul nascere dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, l’attività di un pusher che nella zona del Colosseo aveva messo in atto alcune rapine a danno di cittadini appena 20enni, anche avvalendosi di spray urticante. In manette è finito un 18enne tunisino ora gravemente indiziato dei reati di rapina e furto aggravato, oltreché di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Roma, pusher 18enne in manette al Colosseo: nella zona di spaccio aveva dato il via ad una serie di rapine avvalendosi di spray urticante

Iphone e catenine d’oro sarebbero stati il bottino finito nelle tasche di uno spacciatore 18enne tunisino, che nella zona del Colosseo aveva dato avvio ad una doppia attività illecita a danno di persone poco più che coetanee rapinate per strada dopo essere state accecate dallo spray al peperoncino.

Una prima denuncia la notte scorsa era arrivata da un 19enne derubato dell’IPhone mentre camminava in Via della Delle Carine, il breve tratto di strada tra via del Colosseo e via degli Annibaldi, dove il pusher gli si sarebbe avvicinato sottraendogli il costoso telefono.

Con la descrizione del rapinatore le ricerche erano state avviate subito nelle vie limitrofe dove il 18enne si era nascosto e senza allontanarsi troppo dalla sua zona di spaccio, si era già liberato di parte della refurtiva.

Nonostante la perquisizione infatti dell’IPhone non ci sarebbe stata più traccia mentre nelle tasche del rapinatore riconosciuto dalla sua vittima, il giovane aveva 13 involucri di hashish pronti per essere ceduti ai potenziali clienti, insieme ad altra refurtiva oggetto di una rapina messa in atto poche ore prima.

Proprio in quest’ultima a largo Gaetana Agnesi, il pusher aveva tirato fuori la bomboletta spray contro la vittima 20enne, una romano forse residente in zona  “colpito” dalla sostanza urticante che lo aveva reso praticamente indifeso e incapace di reagire al rapinatore mentre gli strappava dal collo la catenina d’oro.

Le manette a quel punto sono subito scattate per il tunisino, risultato da accertamenti già noto alle forze dell’ordine, e ora gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata, furto aggravato e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto effettuato dai militari del Nucleo Radiomobile di Roma, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, è stato convalidato dal Tribunale di Roma che ha disposto per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari, anche se per il procedimento ora nella fase delle indagini preliminari, vede al momento l’indagato innocente fino a sentenza definitiva.