All'educatore contestato il reato di atti sessuali con minori a lui affidati
Raggirava i ragazzi che avrebbe dovuto assistere e guidare, e poi con scuse varie li molestava fino a estorcerne intimità. E’ con quest’accusa che un educatore romano di 48 anni, esperto in problematiche dell’età evolutiva, e responsabile di una onlus nel quartiere Appio-Tuscolano, è stato arrestato a Roma dalla polizia su mandato di cattura.
L’accusa: atti sessali con minorenni a lui affidati per ragione di educazione e custodia (nelle ore di attività e di laboratori nella onslus) con l’aggravante di averli compiuti anche con adolescenti che, in alcuni casi, non avevano ancora compiuto 16 anni. Reato che prevede dai 6 ai 12 anni di carcere.
Nove le vittime accertate, di età tra i 15 e i 18 anni, secondo l’ordine di custodia cautelare in carcere firmato a piazzale Clodio dal gip Flavia Costantini su richiesta della procura che ne ha raccolto la difficile testimonianza.
Le intimità estorte sarebbero avvenute tra il 2020 e il 2022 sia nella sede della Onlus che nell’abitazione dell’educatore, residente nelle vicinanze.
L’inchiesta è stata avviata dopo la segnalazione di una giovane dei Castelli Romani che aveva riferito alla sua psicologa il dramma vissuto da un amico. “Lo ha violentato nella sede, con una mano gli tappava la bocca e intanto abusava di lui. E’ ancora sotto choc, non riesce a superare quegli attimi. Temo che possa farsi del male“.
La psicologa ha così informato gli agenti del commissariato di polizia di Marino che immediatamente hanno iniziato a indagare sull’uomo, un insospettabile in apparenza sempre affabile e gentile con tutti.
A maggio a Tivoli è finito agli arresti domiciliari con un’accusa simile un ex prof di religione al momento dell’arresto educatore in una casa famiglia. (leggi qui)
In questo caso la procura di Tivoli ha contestato l’accusa più grave di violenza sessuale ai danni di quattro bambini e adolescenti di età compresa, all’epoca dei fatti, tra i 10 e 15 anni.
Le violenze – secondo la ricostruzione degli agenti del locale commissariato – sarebbero andate avanti per anni e compiute durante i campi scuola o nelle gite scolastiche, tranne l’ultimo approccio che avrebbe riguardato un adolescente di una casa famiglia.