Nei quartieri dell’entroterra decine di case allagate dalla bomba d’acqua
Dall’Infernetto a Dragona una bomba d’acqua notturna ha allertato decine di abitanti. Erano da poco passate le tre di notte di oggi, lunedì 5 giugno 2023, quando il distaccamento dei vigili del fuoco di Ostia è stato allertato per diversi allagamenti all’interno dei sottoscala e delle cantine di villette e palazzine in una vasta zona dell’entroterra lidense. La sala d’emergenza di Roma Capitale ha anche allertato le associazioni di volontari della protezione civile che operano sul territorio.
I vigili del fuoco di Ostia, allertati dalle chiamate di emergenza giunte a notte fonda per numerosi allagamenti concentrati, soprattutto, nel quartiere dell’Infernetto sono stati affiancati dai volontari della protezione civile nelle attività di svuotamento delle abitazioni ma anche di settori stradali invasi dalla bomba d’acqua che ha colpito questa notte l’entroterra lidense.
Mentre le autopompe dei vigili del fuoco affrontavano le situazioni più critiche, in diverse abitazioni del territorio litoraneo i volontari dell’associazione di protezione civile The Angels, verso le sette di questa mattina, si attivavano per lo svuotamento di un tratto di Via Cristoforo Colombo adiacente al quartiere dell’Infernetto.
La sala d’emergenza di Roma Capitale ha, inoltre, allertato l’Associazione nazionale degli ex vigili del fuoco in congedo di Castel Fusano. “Appena ricevuta la chiamata – dice il presidente della delegazione locale, Andrea Pasqualoni – abbiamo reso operativa la nostra unità di soccorso logistico-idrogeologico e ci siamo diretti a Dragona dove alcuni scantinati si sono riempiti d’acqua”. Dal furgone sono state scaricate tre autopompe, due alimentate a benzina con una capacità di svuotamento, rispettivamente, da 2500 litri e 1600 litri al minuto e, una con motore elettrico da 800 litri. Quest’ultimo dispositivo viene utilizzato all’interno delle case per evitare che le esalazioni dei motori a benzina ne saturino l’aria. L’intervento è complementare quello dei vigili del fuoco che sono attrezzati per fronteggiare gli allagamenti più gravi e cioè quando il livello dell’acqua supera almeno i 30 centimetri.
I tre volontari dell’equipaggio degli ex vigili del fuoco in congedo si sono poi spostati verso la zona dell’Infernetto, la più colpita dalla bomba d’acqua di questa notte per controllare lo stato dei canali di smaltimento delle acque. La situazione più preoccupante è stata riscontrata nei pressi del Canale della Lingua che di notte è stato vicino alla tracimazione. “Gli abitanti della zona – racconta Pasqualoni – si sono spaventati durante la notte perché l’altezza dell’acqua continuava a crescere di minuto in minuto”. L’incubo di una nuova grave alluvione dopo quella del 1992 che mise in ginocchio Infernetto, Axa, Casal Palocco e aree limitrofe è rimasto solo un lontano ricordo. “Le idrovore – conclude Pasqualoni – sono state aperte subito e l’acqua piano piano a iniziato a defluire anche perché i canali di scolo sono stati costantemente manutenuti e liberati da erbacce e cespugli”.
I fenomeni alluvionali che nelle precedenti settimane hanno interessato soprattutto i quartieri e le zone situate a nord della capitale si stanno ora progressivamente spostando anche a sud e soprattutto vicino al mare. Fascia quest’ultima che sembrava, invece aver risentito meno di queste intense quanto improvvise precipitazioni.
Se desideri approfondire queste tematiche clicca sulle parole chiave colorate in arancione all’interno di questo pezzo e accedi agli articoli dedicati.