Le lezioni antitruffa dedicate dagli agenti del commissariato Anzio-Nettuno alla terza età
La polizia di Stato intensifica i corsi antitruffa per anziani sul litorale a sud di Roma. Il Commissariato Anzio-Nettuno dispone di un’unità organizzativa di prevenzione delle attività criminali perpetrate ai danni di persone sole e indifese. Reati che si stanno diffondendo a macchia d’olio anche nel territorio meridionale della città metropolitana.
I corsi antitruffa per anziani rientrano nell’ambito di un programma più ampio predisposto dalla Questura di Roma, in collaborazione con vari enti e associazioni attivi nel volontariato sociale. Tra questi ultimi rientra l’Acli che riunisce le Associazioni Cristiane dei lavoratori italiani ed è presieduta da Lidia Borzì che ha partecipato attivamente alla definizione del ciclo di eventi . Una campagna di formazione cui collabora anche il Fondo Assistenza della Polizia di Stato (Fab).
Per questa nuova tornata di incontri sul litorale a sud di Roma il Commissariato di Anzio e Nettuno si è avvalso anche dei locali del circolo Acli ‘S.Cuore aps’ oltre che di sale messe a disposizione da parrocchie e centri anziani. L’obiettivo dell’iniziativa è di sensibilizzare i meno giovani al fenomeno ormai dilagante delle truffe perpetrate ai danni di chi vive la propria solitudine in casa e non può essere assistito e protetto da persone e parenti in grado di percepire situazioni potenzialmente pericolose.
I corsi antitruffa sono strutturati in diversi appuntamenti nei quali si affrontano sia gli aspetti di natura teorica e cioè le modalità con cui i truffatori e i malviventi specializzati nei furti in ambito domestico agiscono. Approfondimenti specifici riguardano anche le nuove tecnologie e i rischi anche patrimoniali che si possono correre se non si adottano precauzioni specifiche. Ampio spazio viene poi dato alla pratica e cioè ai comportamenti da adottare nel caso in cui ci si imbatta in una vera e propria truffa anche perché le strategie seguite dai malintenzionati sono numerose e cambiano in continuazione.
L’unità dedicata dal Commissariato Anzio Nettuno al fenomeno di prevenzione delle truffe domestiche ha focalizzato l’attenzione sulle misure da adottare in via cautelativa. Per esempio non aprire la porta di casa a sconosciuti, diffidare delle persone che si avvicinano anche in modo gentile durante le passeggiate o nei pressi della propria abitazione e, soprattutto, interrompere le telefonate in cui ci siano interlocutori che si spacciano per essere un familiare ovvero un amico o che, ancora, dicono di chiamare per conto di un parente stretto in difficoltà e bisognoso di immediato aiuto economico.
In quest’ultimo caso, così come nell’ipotesi in cui si abbiano dei dubbi o delle perplessità è fondamentale chiamare il 112,numero unico di emergenza, anche perché, hanno spiegato gli agenti la polizia può intervenire e raccogliere eventuali denunce anche presso le abitazioni di chi sia stato vittima di un raggiro.