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Spazio clochard: dopo il “Piano freddo” in X Municipio arriva il “Piano sei mesi”

Il X Municipio lancia un nuovo bando di gara per l’accoglienza dei senza fissa dimora: si cerca uno spazio idoneo per ospitare i clochard fino a Capodanno

Dopo il “Piano freddo” di contrasto ai disagi invernali dei senza fissa dimora, sul X Municipio arriva anche il “Piano sei mesi”: dare una casa ai clochard da luglio fino a Capodanno.

Il X Municipio lancia un nuovo bando di gara per l’accoglienza dei senza fissa dimora: si cerca uno spazio idoneo per ospitare i clochard fino a Capodanno

Supera i 71mila euro la dotazione economica della gara d’appalto lanciata dal X Municipio per il “Piano di continuità dei progetti di accoglienza delle persone senza dimora successivi al piano freddo 2022/2023”. Si vogliono assistere i clochard già ospitati dal piano freddo (leggi qui) al costo di 20 euro a notte ciascuno. Il nuovo intervento, che prevede un’assistenza continua per 184 giorni, assegna al vincitore della gara d’appalto una dotazione di 16 euro al giorno per una struttura che accolga 15 senza fissa dimora. L’appalto decorrerà dal 1° luglio al 31 dicembre prossimi e, in caso di ritardo, per non oltre 184 giorni.

Avranno diritto all’accoglienza nel centro “Persone maggiorenni italiane, straniere e apolidi, residenti e non residenti, migranti in transito, uomini e donne senza fissa dimora in situazioni di emergenza anche prive di riferimenti familiari in grado di supportarle”. Potranno usufruire dei servizi per 12 ore al giorno.

Inizia, dunque, la ricerca di una struttura dove possano essere accolti i senza fissa dimora. Durante la stagione invernale scorsa, gli ospiti sono stati accolti in tre tendoni collocati sul campo di calcio dei Pallottini, di fianco alla chiesa Regina Pacis. Nel frattempo, non risulta che il X Municipio abbia ritirato la proposta di destinare (con i fondi Pnnr riservati per il litorale) parte della ex colonia Vittorio Emanuele III a centro di accoglienza permanente per i clochard (leggi qui) che bivaccano nei pressi della stazione Termini. Il tutto mentre restano senza spiegazioni ufficiali i lavori (leggi qui) fatti all’ultimo piano dell’ex colonia che hanno portato a sigillare con i mattoni le finestre.