Si abbatte la mannaia del Giudice Sportivo a seguito della bagarre scatenatasi al termine della semifinale di ritorno dei playoff di Serie A2 che ha visto sconfitta la Todis Lido di Ostia
Il Giudice Sportivo, oggi, martedì 30 maggio, è andato giù pesante, pesantissimo, sanzionando la Todis Lido di Ostia per la bagarre scatenatasi non appena terminata la partita di ritorno dei playoff di Calcio a 5 di serie A2 disputata sabato scorso, 27 maggio, al Palatorrino di Roma.
Come si legge dal comunicato ufficiale diramato dalla federazione, che pubblichiamo integralmente, la sintesi che ne emerge è quella di un’ecatombe sportiva dove la società ostiense perde la faccia e ne esce pesantemente ridimensionata, con un fallimento sotto ogni punto di vista: sportivo, etico, morale e tecnico.
Oltre alla sconfitta maturata sul campo, c’è stato un clima di costante ricerca dello scontro fisico, della polemica, della contestazione delle decisioni arbitrali, cercando di arrivare alla vittoria con ogni mezzo.
Appena terminata la sfida, l’eccessiva tensione ha fatto degenerare irrimediabilmente la situazione, che è sfociata in una gazzarra, in un “tutti contro tutti”, con i tifosi lidensi che hanno rincorso, offeso e picchiato.
Una serie di episodi vergognosi che danneggiano l’immagine non solo della squadra e di chi la gestisce, ma anche di chi combatte per il territorio del X Municipio e porta avanti un’immagine fiera, laboriosa e pulita della città di Ostia, nella pratica sportiva come in ogni ambito della vita di tutti i giorni.
Una sconfitta mal digerita sia dai tifosi lidensi che – e questo è estremamente più grave – da alcuni dei dirigenti e dei calciatori della Todis -.
La lettura del comunicato del Giudice Sportivo evidenzia particolari gravissimi che mettono i brividi e appesantiscono come macigni il resoconto presente nel nostro primo articolo di qualche giorno fa (potete di nuovo leggerlo cliccando sulle parole chiave colorate di arancione, presenti qualche riga più in alto in questo pezzo) che al confronto appare, a posteriori, molto edulcorato rispetto agli aggiornamenti odierni.
Con il comunicato diramato oggi, martedì 30 maggio, diventano infatti realtà una serie di provvedimenti che affossano la Todis, certificando un fallimento inatteso: è stata inflitta alla società una pioggia di squalifiche, la retrocessione, la squalifica del campo del Palatorrino, un’ammenda di 15mila euro con le gare della prossima stagione 2023/2024 da disputare, a questo punto, su un nuovo campo da individuare e a porte chiuse.
E, quel che va sottolineato, approfondendo le decisioni della giustizia sportiva, è, in particolare, il clima di intenzionale lassismo con il quale i padroni di casa della Todis appena chiusa la sfida, hanno fatto il bello e il cattivo tempo, lasciando aperto un accesso all’area spogliatoi degli arbitri e non garantendo la sicurezza e l’incolumità dei direttori di gara, rimasti contusi.
Anzi, a conti fatti, il comunicato del Giudice Sportivo evidenzia che sono stati alcuni dirigenti ad aizzare e fomentare la tifoseria amica contro i direttori di gara con il loro comportamento.
A centinaia, leggendo il referto, tra i supporters della Todis Lido di Ostia, si sono ammassati selvaggiamente in un assembramento che ha reso difficoltoso perfino l’arrivo dell’ambulanza e delle forze dell’ordine della polizia di Stato al Palatorrino-
I direttori di gara sono riusciti a lasciare l’impianto del Torrino oltre un’ora dopo la fine dell’incontro e i fan viterbesi sono stati fatti oggetto, di un lancio di oggetti indegno.
La polizia ha avuto il suo bel da fare per contenere la rabbia dei supporters di casa, nell’epilogo di un match sentito e fondamentale fin che si vuole, ma che è pur sempre una manifestazione sportiva.
Un evento importante che fa parte di quello che, al netto di ogni interesse economico, sacrificio e desiderio di primeggiare, resta pur sempre uno sport e lo sport è rispetto delle regole, passione e divertimento, con il pubblico e per il pubblico di appassionati.
La semifinale di un playoff è la gara che vale una stagione, nessuno lo dimentica, ma nello spirito dello sport devono sempre regnare sovrane il rispetto per l’avversario, l’onestà, la capacità di reggere le tensioni e l’adrenalina e, non ultima, anzi, forse la cosa più importante e che in questo caso è palesemente mancata da parte del team lidense, l’accettazione della sconfitta anche sopportando decisioni arbitrali contrarie (nella fattispecie, una fra tutte ha imbestialito la dirigenza della Todis, l’espulsione di Gedson).
Semifinali dei Play Off Serie A2 per la Serie A Ritorno
Il Giudice Sportivo, Avvocato Massimiliano De Renzis, assistito dal rappresentante
A.I.A. A.B. Pietro Taranto, nella seduta del 30/05/2023 ha adottato le
decisioni che di seguito integralmente si riportano:
5.1.1. Semifinali Ritorno Play Off Serie A2 per la Promozione in
Serie A Ritorno per le gare del 27/05/2023
Provvedimenti disciplinari
In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate
le seguenti sanzioni disciplinari
Decisioni del Giudice Sportivo
Gara del 27/5/2023 Todis Lido di Ostia – Active Network Futsal
“Perché negli ultimi minuti del secondo tempo i sostenitori locali rivolgevano pesanti ingiurie e minacce nei confronti degli arbitri e gli lanciavano contro una bottiglietta e delle monete, senza colpirli.
Al termine dell’incontro. il dirigente signor Niko Pergola, che aveva assistito all’incontro dagli spalti in quanto in corso di inibizione, unitamente ad altro dirigente della Società, signor Paolo Gastaldi non inserito in distinta, aprivano la porta di accesso che collegava il terreno di gioco alla zona spogliatoi/tribuna e facevano indebito ingresso sul terreno di gioco, dirigendosi con fare minaccioso verso l’arbitro n.2, colpevole a loro giudizio di aver espulso un proprio giocatore nei minuti finali dell’incontro.
L’arbitro n.1 cercava di impedire l’accesso dei predetti tesserati ma veniva dapprima strattonato in modo violento per il braccio dal dirigente signor Gastaldi ed in seguito spintonato dal dirigente Signor Pergola, venendo così superato da questi ultimi che, unitamente ad alcuni dirigenti e giocatori della Società, raggiungevano l’arbitro N°.2 e dopo averlo accerchiato, gli rivolgevano frasi gravemente ingiuriose e minacciose.
Contemporaneamente, un gruppo di circa quaranta sostenitori locali si riversava in massa sul terreno di gioco, accedendo dalla porta lasciata aperta dai predetti dirigenti, e si dirigeva con fare minaccioso verso l’arbitro n.2 unendosi ai dirigenti e calciatori che lo avevano accerchiato impedendogli di fare rientro negli spogliatoi.
Nell’occasione uno dei predetti sostenitori colpiva l’arbitro N° 2 con tre violenti pugni al corpo provocandogli forte dolore facendolo cadere a terra, subito dopo altri sostenitori lo colpivano con dei calci mentre era riverso a terra, il tutto avveniva nella totale indifferenza dei dirigenti e dei calciatori della squadra locale che anziché prestare assistenza continuavano anche in questi frangenti ad inveire contro l’arbitro.
Nel frattempo altri facinorosi, che si erano riversati sul terreno di gioco, accerchiavano anche l’arbitro n.1 e lo colpivano con un violento calcio ad una gamba causandogli dolore.
Anche l’Osservatore arbitrale, intervenuto per assistere l’arbitro n.2 dopo che lo stesso era stato colpito e giaceva a terra, veniva fatto oggetto di minacce ed ingiurie ed infine strattonato e spinto a forza fuori dal rettangolo di gioco da alcuni sostenitori locali.
Tutto questo avveniva nella più totale indifferenza e lassismo dei dirigenti della società ospitante, anzi, con la partecipazione attiva dialcuni dirigenti e giocatori del Todis Lido di Ostia, tra i qualivenivano identificati il Sig. Lara Matias Patricio e Moreira Chimango Leandro che, subito dopo l’aggressione perpetrata ai danni dell’arbitro n.2, avvicinavano l’arbitro n.1 e gli rivolgevano frasi gravemente offensive e minacciose, e del Sig. Jefferson Pessoa Gomes, che sebbene inibito, accedeva indebitamente sul terreno di gioco e dopo aver avvicinato il direttore di gara, gli metteva la mano in faccia spintonandolo più volte, rivolgendogli gravi ingiurie e minacce di morte.
Tale situazione si protraeva fino all’arrivo delle forze dell’ordine. che riuscivano a liberare gli arbitri dall’accerchiamento dei facinorosi e dei tesserati della Società e li scortavano fin dentro gli spogliatoi, non prima che alcuni dei predetti facinorosi riuscissero a colpire nuovamente durante il tragitto con violenti calci alle gambe sia l’arbitro n.1 che il cronometrista provocando ad entrambi forte dolore.
A seguito dell’aggressione e dei colpi subiti, l’arbitro N°2 accusava forti dolori e difficoltà respiratoria e per tale motivo il Commissario di Campo provvedeva a richiedere l’intervento della Croce Rossa.
Dopo circa 20 minuti giungeva sul posto l’ambulanza che con fatica riusciva ad accedere all’interno dell’impianto a causa di un assembramento di circa 100 sostenitori che stazionava all’ingresso del palazzetto e che continuava ad inveire dall’esterno nei confronti degli arbitri, causando difficoltà e ritardo nell’accesso del personale parasanitario all’interno dello spogliatoio arbitrale.
Solo l’arrivo di ulteriori due volanti delle forze dell’ordine, consentiva alla terna arbitrale di abbandonare l’impianto in sicurezza dopo oltre un’ora e mezza di attesa all’interno dello spogliatoio, nel disinteresse totale dei dirigenti della società ospitante e circondati da numerosi sostenitori che continuavano ad offenderli e minacciarli.
Dopo aver abbandonato l’impianto, l’arbitro n.2, persistendo lo stato di malessere ed i dolori, si recava immediatamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma dove gli venivano riscontrate contusioni multiple toraciche con prognosi di giorni 5.
La gravità dei fatti commessi dai sostenitori del Todis Lido di Ostia. la connivenza e la totale assenza di qualsivoglia iniziativa adottata dalla società per salvaguardare gli arbitri, l’incolumità dei quali, per la moltitudine degli aggressori e la quantità e reiterazione dei colpi inferti è stata gravemente compromessa e, solo per caso, non in maniera irreversibile, comporta che a carico della Società Todis Lido di Ostia siano applicate per la responsabilità oggettiva dei propri sostenitori e per la responsabilità diretta dei propri tesserati le sanzioni contemplate dal Codice di Giustizia Sportiva così quantificate:
M) Ulteriore obbligo alla società di provvedere al rimborso delle spese mediche occorse ed occorrende, sostenute dall’arbitro n. 2, qualora richieste e documentate.
Provvedimenti disciplinari
In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.
A carico di dirigenti
AMMONIZIONE II infr
SPURIO OMAR (TODIS LIDO DI OSTIA)
A carico di allenatori
Squalifica per 4 gare
MONTENERO ROBERTO (TODIS LIDO DI OSTIA)
Per comportamento gravemente irriguardoso nei confronti degli arbitri.
AMMONIZIONE I infr
TUOTO LEO (PIROSSIGENO C.DI COSENZA)
A carico di calciatori espulsi dal campo
SQUALIFICA PER QUATTRO GARE
PEREIRA RIBEIRO GEDSON ALEXANDR (TODIS LIDO DI OSTIA)
Espulso per somma di ammonizione (condotta scorretta nei confronti di un avversario e per comportamento non regolamentare), alla notifica del provvedimento, rivolgeva all’arbitro frase minacciosa.
A carico di calciatori non espulsi dal campo
SQUALIFICA PER UNA GARA PER RECIDIVA IN AMMONIZIONE V infrazione
SANZ MATIAS NICOLAS (PIROSSIGENO C. DI COSENZA)
AMMONIZIONE CON DIFFIDA IV infrazione
CARVALHO DOS SANTO ANDERSON (MANTOVA CALCIO A 5 SSDARL)
MOREIRA CHIMANGO LEANDRO (TODIS LIDO DI OSTIA)
AMMONIZIONE III infrazione
BOUTABOUZI BELLAFK JAOUAD (ACTIVE NETWORK FUTSAL)
BONDARUK RINALDIN GABRIEL (MANTOVA CALCIO A 5 SSDARL)
MESSINA GIOVANNI (PIROSSIGENO C. DI COSENZA)
MONTEROSSO LUIGI (PIROSSIGENO C. DI COSENZA)
AMMONIZIONE II infrazione
MAZZOLENI DOS SANTOS GUILHERME PAUL (ACTIVE NETWORK FUTSAL), ESPOSITO MATTEO (TODIS LIDO DI OSTIA)
AMMONIZIONE I infrazione
LEPADATU GEORGE (ACTIVE NETWORK FUTSAL), BAVARESCO GUSTAVO (PIROSSIGENO C.DI COSENZA), PETRAGALLO NICOLAS (PIROSSIGENO C. DI COSENZA)
Il Giudice Sportivo della Divisione Calcio a Cinque (Avvocato Massimiliano De Renzis) dispone il versamento delle somme relative alle ammende comminate con il presente Comunicato Ufficiale, che deve essere effettuato entro 30 Giugno 2023 a favore di questa Divisione mediante bonifico bancario da versare (…)
Pubblicato in Roma ed affisso all’albo della Divisione Calcio a Cinque il 30/05/2023
Il Segretario
Fabrizio Di Felice
Il Presidente
Avvocato Luca Bergamini”.
Per completezza d’informazione riportiamo il link che rimanda al Pdf completo contenente il comunicato del Giudice Sportivo di cui sopra (apri in un’altra pagina web).
Se vuoi approfondire le vicende in questione, clicca sulle parole chiave colorate in arancione, presenti in questo pezzo e leggi l’articolo dedicato.