Sul finale di partita, decisiva per l'accesso alla finalissima che decreterà la squadra promossa in A1, si è scatenato l'inferno con i tifosi lidensi che hanno aggredito l'arbitro e lanciato oggetti contro i tifosi avversari
Roma: l’arbitro della partita di semifinale di Calcio a 5 tra il Todis Lido di Ostia e la squadra viterbese dell’Active Network è stato vittima di una brutta aggressione da parte dei tifosi romani nel match terminato 0-1 per gli ospiti e svoltasi lo scorso sabato pomeriggio, 27 maggio, presso l’impianto sportivo del Palatorrino di via Fiume Giallo, nell’omonimo quartiere del Torrino, quadrante sud della Capitale, adiacente all’Eur.
Il match in questione era delicatissimo, valevole per il ritorno dei playoff di serie A2, con il vincitore che avrebbe staccato il “pass” per accedere alla finalissima per il passaggio alla categoria superiore.
Una partita molto tesa data l’alta posta in palio e contraddistinta da grande equilibrio, con la gara d’andata del 20 maggio scorso terminata sull’1-1 e che questa volta ha visto sconfitta con il minimo scarto la Todis Lido di Ostia, oltretutto punita da un velenoso gol dell’ex, Poletto.
Nel dettaglio, sul finale di partita, probabilmente per l’espulsione del lidense Gedson per simulazione, episodio contestatissimo da parte della Todis, la situazione è degenerata, “surriscaldandosi” fino a far scatenare una gigantesca rissa non appena terminata la semifinale di ritorno.
Alcuni tifosi della compagine lidense hanno attaccato l’arbitro, dapprima accerchiandolo e poi, dopo averlo apostrofato pesantemente, lo avrebbero spinto e colpito con un pugno.
Il direttore di gara, nella fattispecie, decretata la fine, ha cercato di trovare riparo nella zona spogliatoi, dove però, in una ricostruzione dei fatti che andrà confermata in queste ore anche a seguito del suo referto tecnico, è stato aggredito fisicamente una volta uscito dall’impianto.
I fatti in questione sono avvenuti sabato 27 maggio, qualche minuto prima delle 19, quando c’è stato dapprima un “tutti contro tutti” in campo e poi l’assalto fisico che ha visto vittima il direttore di gara, assalito dagli aficionados di Ostia rendendolo bersaglio di spintoni e di un cazzotto, con l’arrivo di un’ambulanza e della forza pubblica per calmare le acque.
Sul posto la polizia del locale commissariato, giunta di gran carriera per riportare la calma e scortare l’arbitro alla propria auto per far ritorno a casa tra mille polemiche ed una Todis a dir poco furibonda nei suoi confronti.
Ma il direttore di gara non è stato l’unico ad essere stato preso di mira, visto che anche i tifosi viterbesi sono stati minacciati e costretti a scappare dal palazzetto sotto la scorta degli agenti, raccontando che i fan della Todis Lido di Ostia hanno tirato loro addosso di tutto, con l’inferno che si è scatenato subito dopo il fischio finale.
Nonostante il trambusto scatenatosi al Palatorrino, dove evidentemente la direzione arbitrale era stata tutt’altro che gradita dalla squadra lidense, fortunatamente nessuno è stato ferito nè ha riportato gravi conseguenze fisiche, nonostante lo spavento sia stato notevole.
La partita ha portato in dote una sconfitta mal digerita dai tifosi della Todis, in particolare insoddisfatti per le modalità che hanno visto battuta la loro compagine, piegata dai viterbesi nella gara 2 della semifinale playoff, a 52 secondi dal suono della sirena.
In virtù del pareggio della gara d’andata, nel doppio confronto la Todis Lido di Ostia deve arrendersi e lasciare il passo ai rivali dell’Active Network.
Due le novità rispetto alla prima sfida: in campo tra i viterbesi scende Poletto, di ritorno dalla squalifica, e il primo tempo è tesissimo con squadre contratte da ambo le parti.
Grandi opportunità soprattutto per Viterbo che obbliga con Lepadatu Di Ponto a deviare il pallone in angolo, mentre Ganzetti prova con un bel tiro dal limite che per poco non porta al gol.
Simile scenario nella ripresa, con i ragazzi dell’Active Network apparsi più in palla: Poletto viene ancora murato da Di Ponto con una gran parata, poi la Todis sale di tono, alza i giri del motore e va vicino alla rete con un’azione velocissima.
Cross di Barra dentro l’area, la sfera arriva a Dallago e si infrange sul palo.
Poi tenta ancora Barra a fare tutto in proprio per sbloccare la sfida ma per due volte un superbo Perez para e dice di no, con due miracoli.
A pochissimi minuti dalla fine della gara ecco arrivare l’episodio che infiamma irrimediabilmente la contesa: l’arbitro, tira fuori il secondo “giallo” sanzionando ed espellendo Gedson della Todis Lido di Ostia.
A quel punto, in superiorità numerica, i viterbesi prendono in mano il pallino del gioco e riescono ad andare in gol a meno di un minuto, proprio a 52 secondi dalla fine.
Lapadatu sugli scudi, botta dal limite e miracolo di Di Ponto ma sulla ribattuta ecco arrivare il tap-in in ribattuta vincente ancora di un ottimo Poletto che manda in delirio i suoi con un colpo di testa chirugico, tra l’altro oltre ad essere il gol vicnete è stato firmato da un’ex e la gara prende definitivamente la strada di Viterbo.
Coach Grassi le prova tutte ma non ha grandi risorse in panchina e mette Barra a giocare da power play e qualcosa si muove con Chimanguinho, che però viene ancora fermato da un Perez in giornata di grazia e così al termine della partita passa il turno l’Active Network che portano agli episodi di violenza descritti ad inizio articoli, durati alcuni minuti.