Economista dal passato speso nel mondo dello sport, ci lascia Maurizio Zeppilli. Il suo ricordo
Se ne è andato nel sonno. Si dice che sia quella la morte dei giusti. E Maurizio Zeppilli, 68 anni appena compiuti, un giusto nella sua vita lo è sempre stato. Giusto e idealista, onesto e incorruttibile.
Maurizio si è spento stamattina nel suo letto di casa, un attico dal quale si possono vedere i due monumenti più amati della sua Ostia, il Pontile e la cupola di Regina Pacis. Se ne è andato improvvisamente, per un incidente cardiovascolare imprevisto e imprevedibile. Otto anni fa lo stesso crudele destino era toccato all’amatissimo fratello Enrico che aveva 62 anni.
Maurizio Zeppilli era nato a Ostia, ultimo di tre figli di Lina, una genuina e combattente signora romana conosciuta da tutti per il suo sorriso schietto e per il negozio prima di frutta e verdura in via Rutilio Namaziano, poi di giocattoli che conduceva con il marito in via Orazio dello Sbirro. Il terzo dei tre fratelli, oltre Maurizio ed Enrico, è Paolo Zeppilli, già direttore dell’istituto di Medicina dello Sport all’Università del Sacro Cuore, ex medico della Nazionale di calcio e dirigente del settore sanitario della Federazione calcio.
Maurizio, come il fratello Enrico, aveva un solido passato da sportivo, in particolare come dirigente dell’Ostia Volley Club. Poi, studioso di legislazione economica, era diventato consulente del Ministero MEF e giornalista del Sole 24 ore.
Nella sua vita infaticabile ha conosciuto grandi personaggi. La galleria di foto sul suo profilo social in questo è emblematica: con il premio Nobel per l’Economia Amartya Sen, don Luigi Ciotti di Libera, la cantante Fiorella Mannoia, il regista Pif, l’ex azzurro di basket Walter Magnifico, Damiano Tommasi ex calciatore e sindaco di Verona, gli attori Luca Zingaretti, Fabrizio Bentivoglio e Silvio Orlando, lo scrittore Erry De Luca, il cantante Ligabue e con tanti altri.
Ironico, seppure dal comportamento pubblico sempre compassato, due anni fa aveva pensato di dare vita ai suoi ideali politici candidandosi e venendo eletto come consigliere nel X Municipio. E per acclamazione era diventato capogruppo consiliare del PD.
L’ho conosciuto a scuola: abbiamo studiato entrambi al liceo scientifico Enriques. E non ci siamo persi di vista neppure durante il suo impegno nel mondo dello sport né tantomeno in quello politico. Anzi, a dire il vero, quando Maurizio mi disse due anni fa della sua intenzione di candidarsi, cercai di farlo desistere. Pensavo che una persona onesta come lui sarebbe stato sbranato dai politicanti di mestiere. Era convinto che avrebbe potuto portare il suo contributo per migliorare la città e la sua società. E forse è rimasto deluso dell’impotenza e dell’inadeguatezza di un ente come il Municipio con ridotte deleghe e risorse. Ma non mi ha mai detto di questa sua amarezza, così come io non gli ho mai detto di quanto fossi orgoglioso del suo sano idealismo. E, ora che non c’è più, mi pento di non avergli fatto questa confessione..
Questa mattina, la terribile notizia. Ci lascia una persona perbene, pulita, onesta e generosa. Chi volesse salutarlo per l’ultima volta potrà farlo nel corso dei funerali allestiti a cura dell’agenzia Dario e Danilo Lorenzetti presso la chiesa di Regina Pacis martedì 30 maggio alle ore 10.00.