L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni: non c'è più utilità pubblica. Le cabine: dove resteranno
Cabine telefoniche, scatta l’addio vero. Tim è stata autorizzata a eliminare tutte le postazioni telefoniche pubbliche del Paese, che sono ancora 16.073 (alcune con più telefoni, per cui le cornette sono 35 mila 994 in tutto).
L’Agcom, L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha deciso che il gestore non è più obbligato a garantire la possibilità di fare una telefonata anche se non si dispone di un apparecchio mobile, quindi potrà smantellare le cabine esistenti.
Un telefono pubblico dovrà sopravvivere in “ospedali e strutture sanitarie equivalenti, con almeno 10 posti letto; nelle carceri e infine nelle caserme “con almeno 50 occupanti stabili”.
Prima di demolire la cabina, Tim dovrà semplicemente verificare se la zona che la ospita sia isolata. L’isolamento si verifica quando l’area non è raggiunta da una o più reti degli operatori mobili (Tim stessa, Vodafone, WindTre, Iliad e gli altri). Soltanto in questo caso l’abbattimento della cabina dovrà essere sospeso. A quel punto sarà il Garante delle Comunicazioni (l’AgCom) ad autorizzare o negare la demolizione, entro 60 giorni dalla segnalazione di Tim.
Saranno salvate solo le cabine che si trovano negli ospedali, nelle caserme, nelle carceri e nei rifugi di montagna non coperti dalla rete. Nel 2011 il governo aveva annunciato che erano ancora in funzione 97.376 cabine, che sono state progressivamente smontate perché ormai in disuso. Un pezzo di storia che se ne va. Le prime stime del Garante dicono che solo 59 delle oltre 16 mila postazioni pubbliche dovrebbero essere in località isolate del Paese.
Il Garante ha anche accertato che dal 2019 al 2021 il numero di chiamate annuo per postazione si è ridotto del 57%: le chiamate sono passate da 277 a 118. Nel 2021 il numero di chiamate per postazione al 112 è pari a 3.
Nel secolo scorso, prima dell’avvento della telefonia mobile, la cabina telefonica era l’unico e sicuro contatto con il mondo, protezione sicura anche da pioggia e vento. Nelle cabine più attrezzate c’era a disposizione anche un grande elenco telefonico nel quale cercare il numero della persona da chiamare.
Le cabine telefoniche sono state inventate nel 1889 William Gray, uno scozzese emigrato in America, dopo che sua moglie era stata colta da malore e nessuno dei vicini gli aveva lasciato usare il telefono. All’inizio il servizio veniva pagato a un addetto, poi sostituito da un meccanismo ingoia monete.