Roma: quest’oggi, mercoledì 24 maggio, intorno a mezzogiorno, si è creato il caos su via Tiburtina per un tombino dell’Acea, con alcuni cavi interrati che sono andati misteriosamente a fuoco per cause ancora da accertare, probabilmente un guasto tecnico, un cortocircuito, che ha generato anche una vistosa nube e creato gravi problematiche al traffico in quel quadrante della Città Eterna.
Fumo e lingue di fuoco si sprigionano da sotto l’asfalto, provenienti da un tombino, mentre pompieri e polizia locale si stanno attivando per spegnere le fiamme e far defluire la viabilità e i tecnici Acea appurano l’origine dell’incendio
Nella fattispecie il tratto stradale interessato della Tiburtina è quello all’altezza di via di Portonaccio, nel IV municipio capitolino, zona est.
La gravità della situazione ha imposto la momentanea chiusura precauzionale della Via Tiburtina in entrambe le direzioni.
Subito sono intervenuti sia i tecnici di Acea che i pompieri, arrivati con due squadre, un’autobotte, il Carro Schiuma e il CRRC (Carro Rilevamento Chimico Radioattivo), al lavoro insieme al personale della polizia locale dei comparti di Sapienza e di Tiburtina.
Oltre allo spegnimento delle fiamme provenienti dal sottosuolo, i caschi bianchi sono stati impegnati per regolare il traffico e decongestionare la viabilità che, nella zona della tangenziale, si stava facendo sempre più problematica.
In particolare i tecnici Acea si stannoo tuttora dedicando a capire le origini del danno e riparare il malfunzionamento di qualche linea di impianti elettrici o gasdotti, queste sono le prime ipotesi al vaglio delle autorità che stanno controllando le gallerie sotterranee e limitano il più possibile il passaggio dei veicoli in una zona dove fuoriesce fumo denso.
In particolare si cerca di prevenire eventuali esplosioni per garantire la sicurezza dei cittadini.
In ogni caso la situazione sembra in via di risoluzione e la polizia locale invita a proseguire rapidamente oltre il punto dove sembra esserci un drago sputafuoco, in una problematica al momento più spettacolare che dannosa, e dalla quale non risulta nessun ferito o ulteriori danneggiamenti.
Recentemente per ben due volte è scattato un simile “allarme tombini” per le vie della Capitale, una volta nei pressi di via della Scrofa, centro storico, e un’altra ancora nell’altrettanto centralissima piazza Giuseppe Mazzini.
Nel secondo caso, in particolare, è stata disposta la chiusura della piazza e si è verificato un lungo periodo d’isolamento di telefoni fissi e portatili nei quartieri di Prati e di Delle Vittorie, per via del danneggiamento di cavi sotterranei.
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