Roma: un 30enne romano ha compiuto un vero e proprio blitz fulmineo, armato di forbici, con le quali ha aggredito il titolare di un bar su via Appia Nuova e, dopo aver rubato con la forza i soldi contenuti nella cassa, si è dato alla fuga.
Il 30enne romano ha rapinato il bar brandendo delle forbici e, minacciando il titolare, si è fatto dare i soldi della cassa
Alla vista del fuggitivo, un carabiniere in servizio presso la Banca d’Italia, che passava in quel momento in abiti civili all’interno dell’esercizio commerciale, ha dato l’allarme chiamando il 112.
Subito dopo si è qualificato, ordinando al rapinatore di fermarsi, lo ha raggiunto e immobilizzato, anche grazie alla pronta reazione del proprietario del bar.
Dopo una colluttazione durata alcuni istanti, il 30enne è stato ammanettato e sul posto sono arrivati, a rinforzo, i colleghi del nucleo Radiomobile dei carabinieri.
Arrestato, l’aggressore è stato trovato in possesso delle forbici con le quali aveva messo a segno la rapina ai danni del bar e condotto in caserma ed il denaro sottratto, circa 60 euro, è stato riconsegnato al titolare, un cittadino cinese.
Subito dopo l’arresto è stato convalidato dal tribunale capitolino di piazzale Clodio.
Addosso al malvivente, inoltre, sono stati trovati e sequestrati anche 1,5 grammi di cocaina e ai danni del criminale, che ora verrà indagato per i reati di rapina, lesioni personali, detenzione di stupefacenti e porto d’oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale, è stato deciso il provvedimento degli arresti domiciliari.
Ricordiamo ai nostri lettori che, come sempre in questi casi, l’indagato va considerato come presunto innocente fino al terzo grado di giudizio e all’emissione della sentenza definitiva di condanna, con il procedimento che si trova al momento nella fase delle indagini preliminari e le prove che si formeranno, eventualmente, nel corso del processo.
Qualche giorno fa invece vi abbiamo raccontato di un’altra rapina, questa volta a Casal Palocco, che ha visto vittima un anziano aggredito in casa propria.
In quest’episodio, c’è stato un vero e proprio sequestro di persona, con due criminali che sono entrati nell’abitazione della vittima, un vedovo 85enne, e lo hanno legato con dei cavi elettrici ad una sedia, per poi compiere la razzia e fuggire.
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