Otello e la sua indomabile gelosia. La tragedia di Shakespeare andrà in scena questa sera in lingua inglese con un cast di attori d’eccezione. A far rivivere i testi del celebre drammaturgo e poeta inglese saranno i ragazzi del liceo scientifico e classico Democrito di Casalpalocco.
Questa sera la prima dell’Otello in lingua inglese al teatro San Timoteo con i ragazzi del liceo scientifico e classico Democrito
L’Otello in versione inglese riadattata alle esigenze di un copione recitato dai liceali del Democrito sarà in palcoscenico questa sera martedì 23 maggio alle 20.30 presso il teatro della parrocchia di San Timoteo.
Lo spettacolo che verrà replicato domani, mercoledì 24 maggio, alla stessa ora fa parte del laboratorio ‘didattica in teatro’ che ha visto la luce nel liceo Democrito di Casalpalocco nel 2016 per iniziativa di due docenti di lingua inglese: Cynthia Tenaglia e Tiziana Pisani.
L’originale formula teatrale è stata sperimentata, precedentemente, dalle due insegnanti in vari istituti scolastici del X municipio ed è attiva presso il liceo Democrito grazie alla disponibilità della dirigente scolastica, professoressa Angela Gadaleta. L’obiettivo è di aprire ai ragazzi sempre nuovi spazi di progettualità nel campo artistico oltre che nel segno dell’internalizzazione della loro formazione scolastica. Nel corso degli anni gli studenti si sono cimentati e hanno allestito in scena i drammi più conosciuti della tragedia Shakespeariana inclusi l’Amleto e Romeo e Giulietta.
“I testi di Shakespeare hanno un valore didattico di ampio respiro – sottolinea la professoressa Tiziana Pisani – i temi dell’amore, della vendetta e della gelosia e del doppio senso della parola che a sua volta si trasforma in inganno consentono ai ragazzi di sviluppare competenze linguistiche altrimenti molto difficili da ottenere. Coinvolgendoli nella recitazione si ottiene anche un altro importante risultato: farli crescere insieme per favorire l’integrazione e l’inclusività”.
La produzione potrebbe sembrare un gioco ma non lo è. L’Otello che va in scena questa sera a San Timoteo dopo la pausa forzata imposta dal Covid contempla tutte le fasi in cui si esprime la creatività in teatro. Si parte dal casting con la selezione di una trentina di studenti delle cinque fasce d’età dei due licei abbracciando un arco temporale che va dai 14 ai 18 anni.
Ci sono gli attori ma anche i costumisti, gli scenografi, chi si occupa delle luci e chi del suono. La scelta delle musiche copre una gamma che va dai Queen ai Maneskin facendo attenzione a non trasformare la tragedia in un musical perché lo scopo è di creare un filo conduttore tra presente e passato per far rivivere un teatro scarno e crudo al tempo stesso. Per i costumi ci si arma di tanta creatività all’insegna dei colori da portare in scena.
L’operazione più complessa e al tempo stesso più formativa è quella del riadattamento del testo Shakespeariano in inglese arcaico in un linguaggio attento alla modernità. “Gli studenti migliorano le loro competenze linguistiche – aggiunge Tiziana Pisani – apprendono un teatro di parola in cui la parola diventa testo stesso nella duplicità dei significati che Shakespeare stesso gli ha attribuito”.
Per raggiungere un obiettivo così ambizioso le ore di lezione ovviamente non sono sufficienti, durante i sei mesi di preparazione dello spettacolo, da novembre a maggio quando si va in scena, gli studenti infatti tornano al Democrito ogni martedì pomeriggio dalle 15.00 alle 16.30 per partecipare a uno dei tanti laboratori che hanno trasformato la scuola in un centro di aggregazione permanente.