Ennesimo sconfinamento di animali questa mattina verso le 12.30 su uno dei tratti autostradali più frequentati della rete viaria di Roma. Il pericolo è sempre in agguato a causa di numerosi buchi che facilitano l’ingresso nella carreggiata mettendo in serio pericolo gli automobilisti.
Questa volta, fanno sapere dalla sala operativa della polstrada non si è trattato di cinghiali, caprioli e persino mucche e pecore ma di due cani randagi che hanno allertato le auto in transito all’altezza del km 1,200 sull’allacciamento della A1 Milano-Napoli a Fiano Romano, nel tratto compreso tra la barriera di Roma Nord e il Grande Raccordo Anulare.
E’ proprio in questo punto, circondato da vaste aree di campagna, che si verificano con una certa frequenza episodi simili che nel recente passato sono stati all’origine di incidenti anche molto gravi a causa dell’elevata velocità dei veicoli.
Nella maggioranza dei casi a rimetterci sono naturalmente gli animali che di rado sopravvivono all’impatto ma con estrema facilità le vetture perdono il controllo provocando testa coda, ribaltamenti e tamponamenti
Il suggerimento è di prestare molta attenzione e, naturalmente, di avvisare le forze dell’ordine in caso di un eventuale avvistamento, nel settore dove si è verificato l’inconveniente di oggi la competenza è della Polizia Stradale cui spettano i compiti di intervento su tutta la rete autostradale del Lazio e dell’Umbria.
La zona Nord della Capitale è particolarmente soggetta a invasioni di carreggiata da parte di varie specie faunistiche. Zone completamente verdi come il Parco di Veio si prestano a fenomeni di tipo migratorio e lo scavalcamento dei tratti viari ne è una diretta conseguenza.
Molti animali si allontanano dalle zone boschive alla ricerca di cibo nei pressi del centro abitato e in questo modo si proteggono anche dalla presenza di altri predatori e dei cacciatori nei periodi in cui l’attività venatoria è consentita. Altro fattore che favorisce le invasioni su strade ad alta velocità di scorrimento è, infine, la ricerca di un clima meno rigido di quello che caratterizza le aree verdi dove, in genere, la temperatura è più bassa di circa uno, due gradi rispetto a quella registrata in città.
Gli incidenti provocati da animali nei quartieri più bersagliati dalla loro presenza si verificano anche all’interno dell’area perimetrata dal Grande Raccordo Anulare. Il 13 gennaio scorso a farne le spese fu un motociclista di 58 anni che, dopo aver investito un cinghiale sulla via Cassia aveva riportato ferite gravi ed era stato ricoverato in coma in ospedale.