Apertura

Condannato orco 30enne di Aprilia: era indagato per pornografia minorile

Conclusa dopo 12 anni la vicenda giudiziaria legata ai reati a sfondo sessuale di un 30enne di Aprilia: l'uomo condannato in via definitiva a poco più di quattro anni per pornografia minorile

Sono stati gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Cisterna a dare esecuzione in queste ore all’ordine di arresto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina nei confronti dell’orco 30enne originario di Aprilia, accusato di reati a sfondo sessuale.

Conclusa dopo 12 anni la vicenda giudiziaria legata ai reati a sfondo sessuale di un 30enne di Aprilia: l’uomo condannato in via definitiva a poco più di quattro anni per pornografia minorile

Si è conclusa in queste ore dopo oltre 12 anni, la vicenda giudiziaria legata a reati a sfondo sessuale a danno di minori avvenuti ad Aprila a metà del mese di febbraio 2012, e per i quali era gravemente indiziato di pornografia minorile e detenzione di materiale pornografico minorile V.A. un 30enne originario del posto.

Arrivata la condanna in via definitiva a quattro anni e due mesi di reclusione, immediate sono scattate le sue ricerche con l’ordine di arresto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina. Ad eseguirlo sono stati gli uomini del Commissariato di “Cisterna di Latina”, che dopo aver proceduto al rintraccio del 30enne lo hanno arrestato e associato al Carcere di Latina.

Nei suoi confronti la Procura della Repubblica ha disposto la pena definitiva di quattro anni e due mesi di reclusione in ordine ai gravi reati di pornografia minorile e detenzione di materiale pornografico minorile, per fatti che si riferiscono a condotte da lui commesse proprio nella località di Aprilia, tra il 5 e l’11 febbraio del 2012.

Solo qualche mese più tardi dall’avvio di quelle indagini, l’Italia ratificò dopo cinque anni di iter parlamentare la Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali: la Convenzione di Lanzarote.

Un’approvazione definitiva al Senato, che soprattutto rafforzava il sistema italiano di protezione dei minori, contro lo sfruttamento e l’abuso, adeguandolo a quello degli altri Paesi europei e proteggendo i minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale anche a mezzo Internet.

Tra le novità più importanti introdotte dalla Lanzarote, l’introduzione di due nuovi delitti, e cioè l’istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia e l’adescamento di minorenni. Vennero pertanto previste pene più severe per tutta una serie di reati: dai delitti di maltrattamenti in famiglia a danno di minori ai reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati a sfondo sessuale a danno di minori.

Venne infine previsto un inasprimento delle pene anche per i reati di prostituzione minorile e di pornografia minorile, ma soprattutto dall’entrata in vigore della convenzione, non fu più possibile dichiarare di non essere a conoscenza della minore età della persona offesa nel caso di commissione di uno dei delitti contro i minori.

Il 30enne di Aprila dopo L’arrestato è stato associato al Carcere di Latina ed ora è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.