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Concessioni balneari, istituito tavolo tecnico a Palazzo Chigi

Il tavolo tecnico istituito alla Presidenza del consiglio: mapperà le spiagge

A tre settimane dalla pronuncia della Corte europea sull’impossibilità di rinnovare automaticamente le concessioni balneari, Palazzo Chigi ha dato il via al tavolo che dovrà mappare le spiagge italiane.

Il tavolo tecnico istituito alla Presidenza del consiglio: mapperà le spiagge

Il tavolo tecnico consultivo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per il coordinamento amministrativo.

L’istituzione del tavolo tecnico era stato previsto dall’articolo 10-quater del decreto legge 21 dicembre n. 198.

Il tavolo, acquisiti i dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali, definisce i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale sia di quello disaggregato a livello regionale e della rilevanza economica transfrontaliera.

Il tavolo è presieduto dal Capo del Dipartimento, Elisa Grande, ed è composto da due rappresentanti tecnici per ciascuno dei seguenti ministeri: Infrastrutture e trasporti, Economia e finanze, Imprese e made in Italy, Ambiente e sicurezza energetica, Turismo, Protezione civile e politiche del mare, Affari regionali e le autonomie, Affari europei.

Ne faranno parte anche un rappresentante delle Regioni e i rappresentanti delle associazioni di categoria.

La Corte europea

Di recente la Corte Ue ha ribadito che “le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente”.

Non solo perché la direttiva europea Bolkestein sul tema balneari punta ad agevolare l’esercizio della “libertà di stabilimento dei prestatori nonché la libera circolazione dei servizi” ma soprattutto perché “il divieto di rinnovare automaticamente un’autorizzazione rilasciata per una determinata attività sono enunciati in modo incondizionato e sufficientemente preciso dalla direttiva”.