Roma, corteggia il parroco: fedele a processo per stalking

Il parroco perseguitato per 18 mesi con appostamenti e telefonate. Lo stalker un 63enne

Si era “innamorato” del parroco della chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo, nel quartiere San Giovanni a Roma e per mesi lo ha preso di mira, inseguendolo in sagrestia, chiamandolo al telefono ripetizione, pretendendo confessioni fiume. Per il religioso era diventato un problema anche riuscire a celebrare la messa.

Il parroco perseguitato per 18 mesi con appostamenti e telefonate. Lo stalker un 63enne

Il fedele “innamorato”, un 63enne romano, ora sarà processato. All’udienza di oggi, 11 maggio, nonostante i difensori abbiano tirato fuori la carta della sindrome bipolare di cui soffrirebbe il loro assistito, il gup ne ha disposto il rinvio a giudizio con l’accusa di stalking. Il processo si aprirà il 19 settembre.

Per frenarne le sue invadenze  in chiesa e in sagrestia, lo scorso anno, l’imputato era già stato sottoposto ad una misura che ne disponeva il divieto di avvicinamento al sacerdote.

L’incubo per il sacerdote, tra angherie, invadenze e minacce, si era protatto per 18 mesi, tra il 2021 e il 2022.

Il procedimento è stato aperto dopo la denuncia del parroco ormai sfinito dalle attenzioni non gradite e dalle invadenze e via via dalle minacce del fedele.

Per il parrocchiano denunciato così era scattata la misura del divieto di avvicinamento nei confronti della vittima, con conseguente divieto di entrare in chiesa.

Pretendeva che le confessioni durassero almeno tre ore”, specifica nelle contestazioni il pm Antonio Verdi, il magistrato titolare delle indagini.

L’imputato, però, ha sempre negato pedinamenti, invadenze e con più fermezza i tentativi di approccio fisico. “Sono solo un fervente credente“, la sua giustificazione.