E “Poltronesofà” resta muta: chi ha rubato il materiale per la pubblicità?

Strano furto nella sede romana dove si registrano gli spot pubblicitari di Poltronesofà. Si indaga sul possibile basista

mobilificio Poltronesofà via Aurelia

Chi ha lasciato la porta aperta nella sede di Poltronesofà di via Aurelia favorendo, di fatto, il furto delle attrezzature impiegate per la registrazione degli spot pubblicitari?

Strano furto nella sede romana dove si registrano gli spot pubblicitari di Poltronesofà. Si indaga sul possibile basista

E’ la domanda alla quale stanno cercando di dare una risposta gli investigatori della polizia dopo essere intervenuti venerdì 28 aprile nel mobilificio Poltronesofà di via Aurelia 1303 (km 13,045). Ad accorgersi del furto sono stati i dipendenti della nota azienda specializzata in produzione e vendita di divani. A prendere il volo sono state le attrezzature impiegate per la produzione degli spot pubblicitari: telecamere, fari, cavalletti e persino un dolly, il braccio meccanico stabilizzato che permette riprese dall’alto senza vibrazioni.

Secondo le prime indiscrezioni trapelate dalle indagini, non risulterebbero segni di scasso o effrazione su porte e finestre del magazzino. Il che autorizza a sospettare che i ladri abbiano potuto avvantaggiarsi della presenza di un basista interno alla struttura commerciale. E’ fuori dubbio, inoltre, che si tratti di un furto su commissione: i prodotti tecnologici sottratti sono molto appetibili nel campo delle piccole produzioni video e tv. Si stima che il valore commerciale del materiale raggiunga il mezzo milione di euro.

Si tratta di uno smacco per Poltronesofà, azienda leader dei divani che invade tutte le reti televisive di spot presenziati, oltre che dagli “artigiani della qualità”, anche da preziosi testimonial: da Sabrina Ferilli a Carlo Conti, da Orietta Berti al più recente Enrico Brignano.