La denuncia: “La sezione investigativa della Polizia locale presso la Procura senza auto di servizio”

I Sindacati di categoria lamentano la grave caranza di auto di servizio che limita e mette in difficoltà le attività della Sezione Investigativa dei Caschi Bianchi capitolini

Roma, incidente in centro: deviate due linee bus
Immagine di repertorio Polizia Locale

Roma: dai Sindacati di categoria C.s.e., Flpl e Sulp, da sempre molto attente a evidenziare le problematiche vissute dalla polizia locale capitolina, oggi, venerdì 28 aprile, emerge una nuova denuncia, ovvero il fatto che la sezione investigativa dei caschi bianchi romani operi presso la Procura in una grave carenza di auto di servizio.

I Sindacati di categoria lamentano la grave caranza di auto di servizio che limita e mette in difficoltà le attività della Sezione Investigativa dei Caschi Bianchi capitolini

Nel dettaglio, il Segretario per Roma e Lazio del C.s.e – Flpl, Alessandro Marchetti spiega al riguardo: “Lavoriamo presso laProcura della Repubblica di Roma in mancanza di auto, con il parco macchine ridotto da alcuni mesi a meno del 50% rispetto alla precedente dotazione, presenti in numero insufficiente per poter svolgere correttamente le attività istituzionali.

“Attualmente specifica Marchettile autovetture a disposizione sono 3, delle quali una è praticamente ‘bloccata’ in officina per questioni burocratico-contrattuali, una è a disposizione dell’ufficio di Polizia Giudiziaria del Procuratore Capo e l’altra viene suddivisa tra i 40 funzionari che svolgono le investigazioni richiesta dalla Procura”.

“La Sezione Investigativa, sottolineache negli anni si è sempre distinta positivamente ed ha avuto numerosi riconoscimenti anche da Procuratori e Giudici e che si occupa dell’attività investigativa sulla ‘Malasanità’, l’abusivismo edilizio, i Codici rossi a tutela delle persone ‘fragili’, lo sfruttamento della prostituzione, le attività anti-corruzione, anti-truffa, a seguito di lesioni gravi ed omicidi stradali, furti, ricettazione, esecuzione di misure cautelari ed altri reati contro il patrimonio e le persone”.

“Sono tutte investigazioni – rammenta il Segretario – che hanno portato all’arresto anche di impiegati pubblici corrotti, ai quali si è arrivati dopo mesi di pedinamenti ed appostamenti, ormai impossibilida eseguirsi, considerando che è rimasta un’unica auto a disposizione da dover“spartire” in 20 pattuglie. Indagini che devono essere eseguite, come è ovvio per chi fa questo lavoro, anche perchè questo personale è distaccato e dipendente direttamente dalla Procura, si muove operando in abiti borghesi e con auto senza contrassegni, altrimenti ogni attività investigativa rischia di essere inutile”.

“Pedinamenti o appostamenti – evidenzia Marchettiutilizzati nelle investigazioni dei reati di truffa, corruzione, come anche nei ‘Codici Rossi’ o nello ‘sfruttamento della prostituzione’, tanto per citarne alcuni, non possono certo eseguirsi con autovetture con i contrassegni, ben visibili a tutti, specie all’occhio attento di ladri,corrotti, sfruttatori, mariti o padri violenti”.

“Facendo una rapida verifica – concludenel Corpo ci sarebbero circa una quarantina di auto senza contrassegni, resta difficile pensare che il Comando non sia riuscito a trovarne altre 3 per la Sezione P.G., ma abbia scelto di tagliare la fornitura d’auto e portarla al 50% della precedente dotazione. Risulta lodevole invece il senso di responsabilità dei poliziotti locali distaccati pressola Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale che pur di non restituire indietro al Procuratore le deleghe di indagine, dicendogli che non si possono fare permancanza di auto e facendo fare una pessima figura al Sindaco e a Roma,utilizzano i propri mezzi di trasporto, a rischio e ovviamente di tasca propria, perché nessuno gli ripagherà mai la benzina o gli eventuali danni.Ma può andare avanti così il Corpo della Polizia di Roma Capitale? In un momento particolare per la sicurezza di Roma pare davvero assurdo cheil Comando abbia scelto di dimezzare la fornitura di auto proprio alla Sezione di Polizia Giudiziaria che compie indagini contro quei reati violenti che stanno preoccupando Roma e i romani”.

Anche Marco Milani, segretario romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) “Ora, con questa situazione, dopo la soppressione del PICS (Pronto intervento centro storico), ed il bizzarro impiego dei gruppi SPE E GSSU, ormai distratto dai suoi classici compiti, anche il nucleo di Polizia Giudiziaria presso la Procura viene messo in condizioni di non lavorare.