Strascichi dal Ponte della Liberazione: alle 6,00 di questa mattina si contavano ancora 33 pazienti in attesa di un letto in reparto per il ricovero
Strascichi non senza gravi conseguenze per la medicina d’urgenza a Ostia dopo il pienone registrato nei giorni del Ponte della Liberazione. In un pronto soccorso sottodimensionato già per le esigenze dei residenti e del vicino aeroporto, si sono affollate centinaia di persone bisognose di cure d’emergenza. E il risultato è che ancora questa mattina, alle 7,00, ben 57 malati erano in cura nella sala soccorso e di questi 33 in attesa di un ricovero in reparto da diverse ore.
Ci sono pazienti in attesa anche da più giorni di un ricovero nei reparti specializzati a gremire la sala emergenze del pronto soccorso di Ostia. E, riguardo alla necessità di reperire un letto nei reparti, la situazione nel resto del Lazio non va meglio: alle 6,00 di questa mattina erano 850 in totale, infatti, a livello regionale, i malati sistemati su una lettiga in attesa di cure specialistiche in reparto.
Insomma, sul fronte della medicina d’urgenza ed emergenza, si è ancora in crisi come ai tempi della precedente Giunta regionale. Nonostante il cambio di maggioranza alla guida del Lazio con altisonanti promesse di soluzioni a breve, la situazione immorale e gravemente lesiva del diritto di essere curati con dignità e appropriatezza continua ad affliggere la cittadinanza di Ostia e di tutta la regione.
E non siamo che all’inizio della stagione notoriamente più critica per un ospedale come quello di Ostia che serve anche le masse di turisti che affollano le spiagge. Come accade da sempre, con l’arrivo della bella stagione gli accessi aumentano in maniera esponenziale e non si sa ancora come affrontare l’estate con ulteriori dimissioni di medici di pronto soccorso che si profilano all’orizzonte.
Per i pazienti non resta che evitare di andare in pronto soccorso per malesseri minori, rivolgendosi al proprio medico curante o alla Guardia medica, oppure rassegnarsi ad aspettare molte ore per mancanza di spazi e per la presenza di un numero enorme di persone da assistere dallo scarso personale presente.