Un gruppo facebook in ascesa prepotente racchiude al suo interno iscritti vip, giovani, meno giovani, tutti nostalgici o curiosi di scoprire l'età dell'oro della night life della Capitale
Il Dj internazionale Corrado Rizza, una delle figure più illustri e celebri per chi frequentava le discoteche e i locali della vita notturna di Roma negli anni settanta e ottanta e all’inizio degli anni novanta, ci racconta di come e perchè il gruppo facebook “Vent’anni di Roma by night” abbia festeggiato da poco l’importante traguardo dei 30mila iscritti.
All’interno del popolare social, questo gruppo in costante ascesa rappresenta un gigantesco contenitore virtuale che, tramite il potente strumento dei social, raggruppa migliaia di appassionati di quella seconda “età della dolce vita romana” fatta di feste in musica in templi come il “Piper”, il Jackie O'”, il “Mais”, l'”Histeria”, il “Gilda”.
Ci sono anche iscritti vip, come Christian De Sica e Serena Grandi oltre a vari dj, producer e proprietari di locali notturni che ricordano con grande nostalgia un’epoca tutto sommato recente ma ormai sparita, con diverse discoteche di quegli anni che hanno ormai chiuso o hanno ridotto notevolmente la loro “aura magica”.
Al suo interno gli interessati possono trovare cimeli importantissimi come foto, video, articoli e testimonianze degli iscritti stessi che ripercorrono quegli anni ruggenti fatti di feste, musica e nottate a ballare fino all’alba all’interno della Capitale, con la Città Eterna che in quel periodo era la regina incontrastata della night life italiana.
Proprio il Dj Corrado Rizza, da noi intervistato anche l’anno scorso, in occasione del lancio di un documentario legato alla ricostruzione della vita notturna capitolina di quegli anni, “Roma Caput Disco” ci racconta come sia stato possibile che un gruppo facebook che fino a qualche tempo fa languiva con “appena” 2mila iscritti, nel giro di qualche mese sia arrivato oggi a contare oltre 30mila presenze, seguito tempo dopo da un’approfondimento riguardante gli anni ruggenti ed il popolo della notte di stanza al glorioso Piper.
Tra di loro ci sono persone di una certa età che amano ricordare l’atmosfera frizzante di quelle decadi ma anche giovani e giovanissimi che invece, pur essendo nati molto dopo, ne vogliono ricostruire la bellezza, curiosi come non mai.
“Durante la pandemia, per vincere lo scorrere del tempo – ci racconta Corrado Rizza – abbiamo ripreso le redini di questo gruppo con altri personaggi della nightlife di quei tempi cone Massimiliano baiocchi (detto “Il piovra, storico tecnico delle luci del Piper di Roma), Cristiano Colaizzi che è un Dj e ha avuto importanti di dischi di importazione e audiocassette, Paolo Micioni, storico Dj Romano, Massimo Buonerba, celebre proprietario di un locale romano ed Elisabetta Graziani, negli anni 80 modella e indossatrice, oltre a me, Corrado Rizza, che sono tuttora Dj e impegnato in vari progetti per Film, libri e molto altro”.
Il Dj romano, che da anni vive negli Stati Uniti, a Miami, entra nel dettaglio del perchè questo gruppo sia così apprezzato e con iscrizioni che aumentano di minuto in minuto: “Questo gruppo, fondato da Baiocchi 7 anni, fa langueva da tempo, aveva sulle 2mila persone iscritte. Poi, arricchendolo di giorno in giorno e dando fondo ad archivi fotografici, articoli di gossip, audiocassette dei dj dei locali e altre ‘primizie’, siamo arrivati a 30mila e passa, pochi giorni fa, catalizzando l’attenzione di tanti pr, dj, personaggi famosi, proprietari di locali che si sono iscritti uno dopo l’altro”.
Tra i tanti iscritti vip, spiega Rizza, “Ci sono, attualmente, Christian De Sica, Serena Grandi, Nadia Cassini, Mita Medici, Maria Giovanna Elmi, Enrico Beruschi, Nino Frassica, Barbara De Rossi, Carmen Di Pietro, Antonello Fassari, Demetra Hampton, Anna Kanakis, Lucy De Crescenzo, Patrizia Garganese, Marcello Cirillo, Marco Conidi, Nadia Bengala, Giampiero Ingrassia, Margie Newton, Umberto Marzotto e tantissimi altri”.
e ora questa cosa ha innescato il desiderio anche in molti altri internauti, di farne parte, di sviluppare altri progetti oltre a quello di Roma Caput Disco e Piper Generation, altro mio lavoro presente su Rai Play e che parla della storia del Piper”.
Raccontandoci dei suoi progetti futuri, in breve, Rizza racconta: “Adesso Con Cristiano Colaizzi, usciremo il prossimo mese di settembre con un libro contenente tutta la storia delle varie playlist dei locali top della capitale di quel tempo, perchè molti che all’epoca le ballavano, abbiamo scoperto che volevano sapere il nome di quelle canzoni che hanno segnato un’epoca nel ‘costume’ italiano”.
Entrando nel dettaglio, ci sono elementi che secondo Rizza, catalizzano le iscrizioni nel gruppo più di tutti “Quelle di quegli anni, a Roma, erano serate uniche che resteranno nella storia, con musiche straordinarie, ma con canzoni delle quali però nessuno sapeva il titolo. Il gruppo è partito per ingannare quel periodo di pandemia difficilissimo e adesso va avanti come vero e proprio contenitore di un tempo mitico dove ci sono numerosi personaggi ed atmosfere magiche.
“Adesso – rammenta – nel gruppo ci sono 30mila persone, come fosse un immenso paese digitale dalle dimensioni importanti”
La nostalgia e la curiosità, secondo il Dj capitolino di stanza a Miami, sono i due sentimenti che spingono le persone ad iscriversi a questo gruppo facebook: “Tutto parte da una nostalgia canaglia e dalla curiosità per chi non lo conosce di rivivere o apprendere l’atmosfera di una vera e propria tribù della notte che dalla fine degli anni 70 ai primi anni 90, erano al centro del mondo. Dopo Mani pulite quello star system si è disgregato un mondo della notte dove ai tempi c’erano anche i politici.
Essere l’emblema di quel ventennio magico, questa è la funzione più apprezzata del gruppo facebook in questione “Questo gruppo social tiene in vita una comunità che ha vissuto quelle notti indimenticabili o, per i più giovani, c’è chi è interessato a vedere foto di De Michelis, di Maradona che balla, degli show live dei Duran Duran, di Quincy Jones, degli Spandau Ballet”.
Secondo Rizza, certe celebrità ad oggi non esistono più, negli stessi locali eredi di quei tempi inimiatabili, nè a Roma nè nel mondo: “Quelli erano personaggi di spessore pazzesco, c’erano icone come Moravia, Alberto Sordi che andavano nelle discoteche migliori di Roma e si facevano immortalare. Tutto era agli inizi e secondo me ora le serate sono notevolmente peggiorate, il calibro degli attuali Vip è molto, molto scaduto nel corso delle decadi successive”.
Infine, conclude Rizza, Mani pulite ha segnato l’evento spartiacque che ha chiuso, di fatto, quell’epoca d’oro della “Roma by night” delle discoteche glamour, dei lustrini e delle paillettes, della spensieratezza allo stato puro.
“Mani Pulite – chiarisce – è stata un’inchiesta che, con la sua potenza, indirettamente, ma secondo me in maniera decisiva, ha distrutto quel sistema perchè nei locali, nelle città italiane tutte, prima giravano molti più soldi anche nel ceto medio, in generale la gente stava bene e c’era ancora una seconda dolce vita che si rifletteva anche a livello sociale, con un benessere, la cultura di far festa in discoteca e una voglia di divertisi che di botto dopo il fenomeno di Mani Pulite non si sono più viste nel nostro Paese”.
“Si è trattato, da Mani Pulite in poi – sottolinea Rizza – della fine di quell’epoca, di un certo tipo ben preciso di “dolce vita” che a mio parere, almeno a Roma è finita nei primi anni novanta, dando spazio a periodi un po’ più bui. Secondo me l’ultimo locale che ha lasciato un segno in tal senso e che purtroppo non esiste più è stato chiuso, e si tratta del Goa di proprietà del mitico Giancarlino, sulla via Ostiense”.