Sul carico la scritta Vip (Very important people). Il carico proveniva da Barcellona
I pacchi di hashish, per un totale di quattro tonnellate, viaggiavano come un normale carico di merce da bar con la scritta Vip ovvero Very important people. C’è voluto il fiuto di Losna per scoprire la droga destinata a invadere le piazze di spaccio di Roma.
Sequestro record al porto di Civitavecchia da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Roma in collaborazione con la Polizia di Stato e dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli: insieme hanno intercettato presso il porto di Civitavecchia circa 4 tonnellate di hashish.
Grazie al prezioso contributo del labrador “Losna”, un attivissimo cane antidroga, sono stati scovati, occultati in un tir sbarcato da una nave proveniente da Barcellona, ben otto bancali contenenti migliaia di confezioni di hashish. L’autista del veicolo, un italiano di 65 anni, è stato arrestato per l’ipotesi di reato di traffico di stupefacenti.
La sostanza, suddivisa in involucri in cellophane, era occultata sul fondo del vano rimorchio di un tir che ufficialmente trasportava un carico di articoli da bar. Il carico di stupefacenti, se immesso sulle piazze di spaccio di Roma, alle quali era destinato, avrebbe fruttato al dettaglio guadagni illeciti per circa 30 milioni di euro.
L’operazione rientra nel più ampio e sinergico dispositivo di contrasto ai traffici illeciti messo in atto, negli scali portuali e aeroportuali, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia di Stato e dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
E’ importante ricordare che l’indagato è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Ieri, venerdì 21 aprile è stato reso noto il sequestro di 650 kg di hashish (leggi qui) che viaggiavano nei pressi di Civitavecchia lungo l’Aurelia Genova-Roma su un Tir diretto verso la Capitale. Pochi giorni prima altri 354 kg di marijuana e hashish sequestrati a Roma (leggi qui) sempre a cura della Guardia di Finanza.