Un turista italiano, Andrea Sferrazza, 30 anni e torinese, è morto nel pomeriggio di ieri, venerdì 21 aprile a Petra, in Giordania precipitando da un’altezza di 30 metri mentre – secondo fonti giordane – stava percorrendo un sentiero chiuso al transito nel sito archeologico.
Il turista stava in viaggio da solo: si sarebbe addentrato in un’area chiusa del sito archeologico
Il turista, che si trovava da solo in viaggio, è stato raggiunto dai soccorsi e portato in ospedale dove è stato dichiarato morto. La polizia ha aperto un’indagine ed è stata disposta l’autopsia.
A Torino il giovane abitava nella zona sud della città, nel quartiere Mirafiori, dove vive ancora la mamma, mentre il papà vive a Asti. Da un paio di anni Andrea Sferrazza, invece, si era trasferito a Londra per motivi di lavoro. Ad avvisare la famiglia sono stati i carabinieri.
La fragilità di Petra
La morte del turista italiano, nel deserto meridionale della Giordania, riaccende i riflettori sulla fragilità dell’antica Città Rosa, fondata 2800 anni fa e Patrimonio dell’Umanità dal 1985.
Geologi e archeologici da anni lanciano l’allarme perché le rocce calcaree in cui è scolpita l’antica capitale dei Nabatei si stanno sbriciolando, complici i cambiamenti climatici.