I sindacati: “Ai vigili urbani di Roma pure il compito di portalettere”

La bizzarra decisione di togliere dalla strada diversi vigili urbani per far svolgere loro il compito di portalettere di alcuni tipi di atti da notificare al cittadino lascia perplessi i sindacati

Il sindacato di categoria C.S.E FLPL Funzioni Locali e Polizia Locale contesta l’ulteriore compito affidato ai vigili urbani della Capitale, che dovranno adesso svolgere anche la nuova manisione di portalettere.

La bizzarra decisione di togliere dalla strada diversi vigili urbani per far svolgere loro il compito di portalettere di alcuni tipi di atti da notificare al cittadino lascia perplessi i sindacati

Tutto questo è stato scoperto dal sindacato dopo aver letto la circolare Prot.79651/2023 che stabilisce la rimodulazione della notifica degli atti prodotti dai vigili urbani stessi.

Nel dettaglio si evidenzia come, dallo scorso 15 aprile, la notifica degli atti con spedizione delle raccomandate per i destinatari risultati assenti, dovrà essere fatta dagli appartenenti ai singoli Gruppi di polizia locale, appesantendo con un’ulteriore incombenza un organico già da tempo oberato di lavoro e da tempo gravato da una pesante carenza di personale.

Il coordinatore sindacale per Roma e Lazio Alessandro Marchetti, al riguardo, spiega quanto segue: “Prima di questa decisione il compito in questione era svolto da un ufficio centrale con le sue risorse di personale formate ed assegnate solo a questo incarico, ora, delegare gruppi già allo stremo di loro, appare quasi un colpo di grazia”.

“Ogni Gruppospiega Marchetti – dovrebbe avere 7 diversi uffici che lavorano i loro atti e verbali damandare in notifica.Lo ripetiamo per maggiore chiarezza: 7 diversi uffici per ogni Gruppo Municipale. Questo vuol dire reperire presto del personale per questo scopo, pensiamo togliendolo dalla strada, per circa 120uffici”.

Infine il Sindacato mette in guardia su quello che potrebbe accadere da metà aprile in poi, imponendo ai vigili urbani anche il ruolo di portalettere: “Se in tutta questa vostra riorganizzazione dovesse mancare qualche notifica di qualche sanzione, chi risponderà del danno erariale che subirà il Comune? Invitiamo pertanto a trovare una soluzione operativa, con una direttiva scritta certa e chiara che al momento ancora manca, da produrre nel più breve tempo possibile”.

Pertanto ne consegue quindi che da metà aprile i Comandi Territoriali di Polizia Locale di Roma Capitale dovranno occuparsi di notificare raccomandate ai destinatari assenti, dedicando allo scopo sia personale che appositi uffici, fungendo da veri e propri portalettere.

Il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), con questa lettera aperta a firma Alessandro Marchetti prova a far tornare l’amministrazione sui suoi passi, denunciando sin da subito gli effetti dannosi di questa decisione sulla sicurezza cittadina.

“Difatti destinare personale interno ed esterno all’insolita funzione di portalettere, comporterebbe di togliere dalla strada una quota di almeno 120/160 agenti, dalla loro attivitá d’istituto” spiega in un’altra nota ufficiale il Segretario Romano Marco Milani che in proposito aggiunge: “Sembra paradossale come questo avvenga in una Cittá come Roma, dove l’aumento delle morti da incidenti su strada appare in crescita esponenziale e la sicurezza percepita dai cittadini sia in calo vertiginoso, anche a causa di episodi di omicidi, gambizzazioni e torture, legate al narcotraffico. Ricordiamo al Sindaco Gualtieri come il Corpo di Polizia Cittadina sia già sotto organico di oltre 3000 unitá e nuovi ulteriori sforzi lo attendono in previsione dell’avvicinarsi dell’evento Giubilare”

Milani rincara la dose, criticando la gestione del personale dei vigili urbani da parte del comune capitolino: “Dobbiamo purtroppo infine prendere atto di come episodi del genere stiano a dimostrare l’assoluta assenza di una visione d’insieme sul sistema sicurezza della Capitale, sempre più spesso impiegato a raffazzonare toppe e lacune della Pubblica Amministrazione”.

Mirko Anconitani UIL FPL Roma Capitale si mette sulla stessa lunghezza d’onda, quando afferma, riguardo a questi nuovi compiti da portalettere: “Invece di distogliere gli operatori del corpo con bizzarri servizi, il Sindaco si occupi , di ridisegnare e riorganizzare i gruppi. Servono Investimenti sulle sedi e mezzi di servizio, numerose Assunzioni, un nuovo ordinamento professionale e procedure di selezione interne per individuare funzioni e ruoli di coordinamento necessari per ridare portamento ed ordine all’organizzazione interna e ai compiti d’istituto in previsione dei preparativi dell anno giubilare.”