Il ricercato era evaso da gennaio: arrestato il giorno di Pasqua. Era andato a fare gli auguri alla mamma
Evade dai domiciliari, per di più con condanne per quasi dieci anni da scontare e, dopo mesi da uccel di bosco, un latitante mammone si lascia tradire dal desiderio di fare gli auguri di Pasqua alla madre. Ad aspettarlo oltre alla tavola imbandita in una villetta di Ostia, i poliziotti appostati in giardino.
Sono serviti diversi giorni di lunghi appostamenti agli agenti della Polizia di Stato della Mobile romana per arrestare, il giorno di Pasqua, un romano di 35 anni che, dalla fine del gennaio scorso, evadendo dagli arresti domiciliari, si era reso irreperibile.
Oltre che per l’evasione dagli arresti domiciliari, l’uomo era ricercato perché doveva espiare due condanne: una a 6 anni e 8 mesi di carcere per un cumulo pene emesso pochi giorni prima dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma per reati quali alterazione di monete, introduzione e spendita nello stato di monete falsificate, spaccio di sostanze stupefacenti e rapina.
Per quanto riguarda la condanna relativa ai reati inerenti gli stupefacenti, la stessa trae origine da un’operazione della stessa Squadra Mobile capitolina del 2009, denominata “Operazione Accollona”, conclusasi nel 2010 con l’arresto del predetto e di altri soggetti per spaccio.
L’altro provvedimento per il quale deve scontare una condanna a 3 anni di reclusione é stato emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura capitolina e comprende i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, simulazione di reato, fraudolento danneggiamento di beni assicurati, mutilazione fraudolenta della propria persona e ricettazione.
L’ultimo reato contestato risale alla fine del 2021 quando il 35enne a bordo di un autocarro, poi risultato rubato e carico di refurtiva non si è fermato all’alt di una Volante ed ha ingaggiato un inseguimento che per lui si è chiuso contro alcuni cassonetti dell’Ama.
A tradirlo il giorno dell’arresto il desiderio di fare gli auguri alla madre il giorno di Pasqua.
Gli investigatori della Squadra Mobile, che da mesi erano sulle sue tracce, intuendo le sue intenzioni lo hanno aspettato nelle vicinanze di una villetta a Ostia e lì lo hanno bloccato.
L’uomo ha tentato l’ennesima fuga quando, poco prima di essere condotto in carcere, lo stavano visitando in ospedale. In questo caso sono stati i poliziotti della Sezione Volanti ad impedirgli di fuggire dal nosocomio.