A Subiaco tornano le visite nella Rocca e nelle stanze di Lucrezia Borgia

La Rocca dei Borgia aperta nei weekend di primavera fino al 1 maggio: in questo luogo millenario nel mese di aprile si festeggia la nascita di Lucrezia Borgia 

Foto social Rocca Abbaziale (Fonte Visit Lazio)

E’ stata messa in sicurezza e quindi riaperta al pubblico la Rocca Abbaziale di Subiaco nota anche come Rocca dei Borgia, tornata visitabile eccezionalmente durante questa primavera 2023. Per i prossimi weekend questo sito straordinario sarà aperto, finché il calendario delle visite non diventerà definitivo e consentirà la piena fruizione continuativa di questo luogo magico e suggestivo.

La Rocca dei Borgia aperta nei weekend di primavera fino al 1 maggio: in questo luogo millenario nel mese di aprile si festeggia la nascita di Lucrezia Borgia

La Rocca Abbaziale di Subiaco torna visibile al pubblico dopo oltre un anno di chiusura a causa di alcuni crolli. Con le recenti opere di messa in sicurezza, il Comune ha consentito un’apertura straordinaria primaverile per regalare ai cittadini ma soprattutto ai numerosi turisti di scoprire questo luogo millenario e la storia che vi è custodita, tra le stanze, le opere d’arte e la particolare architettura.

Per chi visita il Lazio al di là della Capitale Subiaco è un luogo imperdibile così come gli appartamenti nobili della Rocca con i suoi cicli pittorici e decorazioni e dai quali è possibile ammirare anche dall’alto i suoi giardini e il panorama sulla Valle dell’Aniene.

La struttura accolse la piccola Lucrezia Borgia, nata proprio nel mese di aprile, il giorno 18 del 1480 figlia del cardinale Rodrigo Borgia, divenuto poi Papa Alessandro VI e di Vannozza dei Cattanei. Una passaggio importante della storia di questo luogo che ha avuto origine nel 1075.

La storia della Rocca

Fu l’Abate di Subiaco Giovanni V a realizzare la fortezza a partire dall’anno 1075, scegliendo questa posizione strategica sullo sperone di roccia che domina la vallata, e dotandola di tre cinte murarie e di una piccola chiesa dedicata a San Tommaso.

Con un salto di oltre tre secoli, fu poi Papa Callisto III ad istituire la Commenda di Subiaco, rispetto alla quale il potere amministrativo sul borgo venne affidato a cardinali o prelati di nomina pontificia.

Il primo commendatario di Subiaco è il cardinale spagnolo Juan De Torquemada, seguito da Rodrigo Borgia, nominato abate commendatario di Subiaco, che nel 1476 fece edificare il secondo nucleo della Rocca, e cioè la torre quadrangolare e poco più di dieci anni dopo la nascita di Lucrezia Borgia, il controllo della Commenda passò nelle mani della famiglia Colonna, che lo mantenne praticamente in modo ininterrotto fino al 1608, divenendo il più lungo dominato da parte di una singola famiglia.

E’ proprio Francesco Colonna a commissionare le decorazioni interne delle sale al primo piano affidate ad artisti della cerchia di Perin Del Vaga, mentre Giovannangelo Braschi, Commendatario di Subiaco, fece edificare il terzo nucleo architettonico della Rocca ad opera dell’architetto Pietro Camporese e con le decorazioni di Liborio Coccetti alla fine del 1700.

Quasi un secolo dopo è Papa Pio IX, al secolo Giovanni Mastai Ferretti, aggiunse bello al bello e soprattutto significative opere di restauro della Rocca, in qualità di Commendatario di Subiaco. Un lavoro che ha spinto anche il successivo Commendatario di Subiaco il cardinale Luigi dei Conti Macchi (ultimo commendatario ad assumere il ruolo fino al 1906), a far eseguire significativi lavori di ristrutturazione alla Rocca Abbaziale, fra cui il restauro della cappella palatina dedicata alla Madonna del Buon Consiglio.

L’avvio del restauro

Oggi a seguito di diversi incontri con la Soprintendenza, sono stati stanziati diversi fondi che hanno consentito la messa in sicurezza e dunque la riapertura. Ma nei prossimi mesi seguiranno i lavori più complessi di restauro con il contributo anche del Ministero del Turismo, grazie ad una convenzione di cui è prossima la sigla con la Soprintendenza, potrà partire il progetto per il restauro e i lavori già finanziati.

A restare chiuso sarà il museo della stampa, che nasce come autentico omaggio al primo libro stampato in Italia a caratteri mobili nel 1465 solo dieci anni dopo l’invenzione della stessa stampa con la pubblicazione della cosiddetta Bibbia di Gutenberg.

La storia di questa splendida Rocca di Subiaco, sembra avere un percorso a tratti simile a quello della Rocca di Giulio II, il forte medievale situato all’estremità sud-occidentale del borgo di Ostia Antica. Il sito è di proprietà del Ministero della cultura, gestito dall’ente Parco archeologico di Ostia Antica ha finalmente riaperto tutti i giorni da martedì a domenica dalle 10 alle 16, con una servizio di biglietteria fisica.