L'uomo è stato posto in stato di fermo in attesa della convalida dell'arresto per una serie di reati che vanno dal possesso e traffico di droga, alle lesioni, al sequestro di persona
Ladispoli: i carabinieri hanno arrestato un 44enne perchè gravemente indiziato non solo di detenzione di droga, ma anche di spaccio e sequestro di persona a scopo di estorsione.
A suo carico una sequela di accuse di reato, per i quali è indagato: gli inquirenti, analizzando il suo passato hanno scoperto che da tempo il criminale è inserito, con ruoli di vertice, in un contesto malavitoso che opera nella Capitale, tra Casalotti e Boccea.
La cattura dell’uomo è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 12 aprile, a Ladispoli, quando i Militari, dopo lunghe indagini hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, a carico di L.B., classe 1979, gravemente indiziato di essere responsabile di detenzione ai fini di spaccio di droga e sequestro di persona a scopo di estorsione.
Sequestri di persona, pestaggi, torture, traffico di droga, possesso di un totale di 107 chili di stupefacente, poi confiscata dai carabinieri, questo è il lungo corollario di reati dei quali ora l’uomo dovrà rispondere.
Inoltre è indagato per aver rapito G.G. un uomo che è stato tenuto segregato dall’arrestato in una baracca, per ore, con l’obiettivo di costringerlo a dirgli dove era tenuta nascosta e chi gliela aveva sottratta
Nel corso delle indagini si è scoperto che la vittima di pestaggi e sequestri è stata tenuta chiusa in una casupola sperduta, legato ad una sedia e del tutto nudo, nonostante il freddo pungente, finchè non ha rivelato al criminale in questione che C.I. – anche lui legato e bloccato nella stessa baracca dove si trovava G.G., – era la persona che lo aveva derubato.
Inoltre il malvivente in questione ha rapito e malmenato, nel corso della stessa vicenda, altre due donne A. B. e A. R., per farsi dare altri 7,7 chili di droga trafugata.
Si attende in queste ore la convalida dell’arresto e al termine delle procedure di rito il 44enne finirà in carcere.
Va sempre ricordato ai nostri lettori che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che le persone in questione devono ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.