Il lungomare di Sabaudia, quello che si distende tra le dune e ha fatto da set a innumerevoli film, è nuovamente percorribile. L’amministrazione ha concluso i lavori di messa in sicurezza degli smottamenti e del ponte sullo sbocco in mare del lago di Caprolace. Ma restano le polemiche sui pochi accessi pubblici alle spiagge.
Messo in sicurezza il ponte sullo sbocco del lago di Caprolace. Le polemiche si spostano sui pochi varchi pubblici alle spiagge
La riapertura del lungomare è stato l’evento più celebrato a Pasqua. Da sabato 8 aprile, infatti, le auto, le moto e le bici sono tornate a percorrere i cinque km di strada costiera distesa tra Sacramento e la Bufalara. L’arteria era stata interdetta alla circolazione il 26 settembre dello scorso anno dopo il nubifragio e la potente mareggiata abbattutisi sulla costa di Sabaudia.
Si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza dei tratti di piano stradale interessati da smottamento condotti dal Comune con risorse proprie. L’amministrazione promette anche nuovi interventi di miglioramento della fruibilità di quel tracciato. “La stagione balneare è assicurata e i nostri cittadini, insieme ai turisti, potranno trascorrere l’estate tra dune, spiaggia dorata e mare meraviglioso – ha annunciato dalle pagine de Il Messaggero il sindaco Alberto Mosca – Sul tratto di lungomare, infatti sono previsti molti altri interventi. Non mi riferisco solo alle passerelle che verranno ripristinate a breve, ma anche agli interventi lungo la falcata dunale. Proprio su quest’ultimo punto stiamo agendo con l’Ente Parco in un progetto comune, mettendo insieme i fondi dell’amministrazione comunale e quelli del Parco. A Caprolace, infine, nei prossimi mesi sarà ripristinata totalmente la viabilità ordinaria, nonché i parcheggi momentaneamente occupati dalla carreggiata. Sabaudia ha una sua ricchezza: la bellezza della natura. Abbiamo la fortuna di vivere in una città meravigliosa e stiamo lavorando affinché torni ad essere il fiore all’occhiello del litorale laziale perché siamo convinti che il turismo sia uno dei fulcri fondamentali della nostra economia”.
Restano le polemiche sull’esiguità dei varchi pubblici per accedere alla spiaggia passando dalle dune: sembra un diritto riservato quasi esclusivamente ai proprietari delle lussuose ville affacciate sul mare. E la cosa riguarda anche il confinante limite con il promontorio del Circeo. Il bagno dagli scogli è un’attrattiva turistica importante. Il Fortino, che si è battuto con successo per far riaprire al pubblico il sentiero di Moravia sulla vicina spiaggia di Sabaudia, è nato negli anni ottanta per contrastare un primo tentativo di privatizzare la strada delle Batterie e prende il nome dal fortino di epoca napoleonica che si trova in questa zona. Oggi il suo presidente Giulio Schisani chiede alla sindaca del Circeo, Monia Di Cosimo, di impegnarsi maggiormente per la tutela e valorizzazione del promontorio, «bene essenziale per lo sviluppo turistico e quindi economico del Circeo». «La domanda che pongo alla sindaca – sottolinea Schisani – lei che è il titolare di questo comune che vive di turismo, questi sono i posti più belli, perché non li gestiste come devono essere gestiti, garantendone la fruibilità, in maniera sicura? A Sabaudia il sindaco Alberto Mosca sta facendo delle battaglie per rendere accessibili dei sentieri che sono a tutti gli effetti proprietà privata, qua a San Felice abbiamo delle proprietà pubbliche, le lasciamo in mano ai privati che vogliono chiuderle, è un assurdo».