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Roma, nuovi limiti di velocità sulla Braccianese: la Città metropolitana fa dietrofront

La Città metropolitana in tre settimane cambia due volte i limiti della velocità

Ricambiati i limiti di velocità sulla Braccianese in tutta la tratta di Roma e dell’hinterland, dal km zero al 33esimo. Prima di marzo variava tra i 70 e i 90 km orari. Il 15 marzo è stata portata a 30 km orari. Ora con una nuova ordinanza firmata venerdì 7 aprile si torna al limite di velocità di 50 km orari.

La Città metropolitana in tre settimane cambia due volte i limiti della velocità

Provvedimenti che hanno fatto scattare il malumore dell’ACDC, l’associazione centrale per la difesa dei diritti e doveri dei cittadini: “I limiti vengono imposti perché la strada è dissestataspiega il presidente Carlo LeoniVa, invece, riasfaltata e messa in sicurezza. Percorrerla a 30 km orari o a 50 km orari di velocità è praticamente impossibile. In questo modo si scaricano solo le responsibilità sugli automobilisti”.

Occhio alla velocità

In base all’ultima ordinanza i 50 km orari di velocità vanno rigorosamente rispettati dal km zero al km 9,320; da km 10,200 al 20 km; dal 20,675 al km 21,400 e dal 26,60 fino al km 33,300 da dove partela competenza della provincia di Viterbo.

Il limite di velocità a 30 km orari era stato fissato il 15 marzo per altre tre strade provinciali oltre alla Braccianese ossia per la Palidoro Crocicchie, dal km 0 al km 14 (Via del Casal di Sant’Angelo, Ponton Dell’Elce, Tragliatella, Tragliata); su buona parte della Settevene Palo II (da Bracciano a Cerveteri fino all’Aurelia ) e sulla provinciale 4C Statua, ossia la via Doganale, una traversa della Settevele Palo che conduce all’Aurelia.

Per questi tratti il limite a 30 km restano inviariati. Per la Braccianese invece la Città Metropolitana di Roma ha fatto dietrofront e ha allargato il limite a 50. “Verificato che per quanto attiene la SP493 (ossia la via Braccianese) tale limite imposto può generare problemi di congestione del traffico”, viene riportato sull’ultima ordinanza.

Il presidente dell’ACDC ha anche denunciato una anomalia: i cartelli che fissavano il limite a 50 km orari sono stati riscoperti togliendo mercoledì pomeriggio, due giorni prima della nuova ordinanza. In quella occasione gli operai avrebbero rimosso le paline col limite dei 30 km orari e tolto i sacchi neri che coprivano i segnali di divieto a 50 km.

La nuova cartellonistica, come prescrive il codice della strada, semmai doveva essere aggiornata dopo l’ordinanza non prima“, spiega Leoni.