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Ostia, carenza di bagnini ad 1 mese dall’inizio della stagione balneare: la denuncia di Labur

Soprattutto a Ponente la carenza di bagnini è gravissima e ci sono poche settimane per risolvere il problema prima dell'avvio della stagione balneare

Ad Ostia e dintorni comincia ad aleggiare una certa preoccupazione per il fatto che è andato deserto il lotto di Ponente e la stagione balneare, che inizierà il prossimo Primo maggio, rischia di avviarsi senza bagnini sulle spiagge libere, come denunciato nei giorni scorsi da Labur.

Soprattutto a Ponente la carenza di bagnini è gravissima e ci sono poche settimane per risolvere il problema prima dell’avvio della stagione balneare

In quella porzione di lungomare, a Ponente, non ci saranno, al momento, bagnini, con il litorale lidense che già la scorsa estate ha visto morire persone proprio per l’assenza di personale di salvataggio in spiaggia.

Labur spiega che,All’interno della procedura aperta per l’affidamento dei “servizi connessi alla balneazione”, diviso in due lotti, il lotto 1 è infatti andato deserto. Nessuno ha partecipato.

Al contrario invece c’è stata la partecipazione per il lotto 2, comprendente la spiaggia libera di Castelporziano, 14 postazioni, per 357.046,20 euro, che, prosegue labur “Viene stata ammessa alla fase successiva di apertura delle offerte tecniche solo la Terrapontina S.r.l. mentre è stata esclusa la seconda concorrente, la Asd Energy”.

Tuttavia, sottolinea Labur, ci sono dei dettagli, in questa situazione, che ancora non quadrano.

Nella fattispecie, specifica Labur entrando nel dettaglio, “Nonostante sia stata rilevata ‘la completezza e regolarità della relativa documentazione amministrativa’ della Terrapontina srl, esiste un problema con il suo codice Ateco e cioè con il codice di classificazione delle attività economiche (adottata dall’Istat), requisito fondamentale per l’ammissione alla gara. Dalla visura commerciale del 31 marzo 2023 (Documento n .T510741737) risulta infatti il codice ATECO 82.99.99 (‘Altri servizi di supporto alle imprese nca) che non contempla l’attività di “assistenza bagnanti (bagnini)’, inclusa invece nel codice Ateco 96.09.09 (‘Altre attività di servizi alla persona nca’), come si può facilmente verificare sul sito dell’Istat”. (Apri in altra pagina web).

La risultante di questa vicenda, al momento, è paradossale: “E’ dunque sorprendente – secondo Labur – che sia la Direzione Servizi del Dipartimento Centrale Appalti di Roma sia l’Ufficio Gare e Contratti del Municipio X non abbiamo rilevato tale incongruenza. Anche perché, tra i chiarimenti pubblicati dalla stazione appaltante (il Municipio X) sul sistema informatico per le procedure telematiche di acquisto, si legge che “la Stazione Appaltante non ritiene coerenti con le attività oggetto di appalto i codici Ateco 82.99.99 , 81.29.1 e 93.11.2 ferma la consolidata giurisprudenza in materia”, pena l’esclusione.

Si specifica inolte cheL’aggiudicazione avverrà anche in presenza di una sola offerta valida per ciascun lotto, in ragione della necessità di garantire il servizio qualificato come indispensabile per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica sulle spiagge libere del litorale romano e che, quando una procedure aperta va deserta, è possibile ricorrere in affidamento diretto”.

La situazione delineata è dunque la seguente: “Se dunque – spiega Labur – per le spiagge di Castelporziano, dove si sta risolvendo la questione del sequestro dei chioschi per intercessione del Segretariato della Presidenza della Repubblica, esiste un problema di legittimità che il Municipio X dovrà affrontare, per tutte le altre spiagge libere di Ostia si paventa l’affidamento diretto del servizio di salvataggio agli affidatari delle spiagge libere che però ancora non esistono perchè il bando di gara non è stato pubblicato”.

E a questo punto potrebbe esserci un “Baratto tra i vari affidatari, paventato da Labur, con il beneficio del dubbio: “Si paventa forse un ‘baratto’ tra gli affidatari delle spiagge e il Municipio X, come si sospettava? Concederanno agli affidatari la possibilità di avere punti ristoro disposti sul lungomare prospicienti le spiagge libere in cambio del servizio di salvamento?”.

Alla fine di tutto questo, come ogni anno, in ogni caso, la sostanza a queste latitudini, nel X Municipio, non cambia: con alle porte la nuova stagione balneare, che dopo le recenti restrizioni da Covid già un anno fa aveva visto gremite spiagge e chioschi, vede all’orizzonte dei ritardi preoccupanti sul fronte bagnini che va colmata al più presto, per garantire la sicurezza pubblica.