Con un’auto rubata affiancano una vettura guidata da un ottantenne e tentano la classica truffa dello specchietto. “Ci ha graffiato l’auto, si fermi. Se ci risarcisce subito evitiamo assicurazioni e guardie“. A mandare in fumo il raggiro di due trentenni romani con precedenti penali e in azione ad Acilia il passaggio di una gazzella dei carabinieri.
In manette per truffa e ricettazione due trentenni romani: viaggiano pure su un’auto rubata
E’ successo ieri sera ad Acilia dove i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ostia hanno arrestato due uomini di 31 e 36 anni, entrambi romani e con precedenti, gravemente indiziati dei reati di tentata truffa in concorso e ricettazione.
I militari, in transito in via in Federico Vianello, in zona Acilia, hanno notato i due indagati scendere dall’auto sulla quale viaggiavano per poi dirigersi verso un’altra auto con un 83enne alla guida e si sono avvicinati per capire cosa stesse accadendo.
Dal racconto dell’anziano e dagli accertamenti effettuati sul posto, i Carabinieri hanno ricostruito che i due stavano richiedendo un risarcimento in denaro per un finto danneggiamento subito allo specchietto retrovisore della loro auto.
I successivi accertamenti hanno permesso ai Carabinieri di appurare che l’autovettura in uso ai due indagati era stata rubata. Al termine del rito direttissimo gli arresti sono stati convalidati e i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Anche un parroco nel mirino
Tra le vittime della classica truffa dello specchietto anche un parroco. A finire in manette a febbraio un 40enne senza fissa dimora che aveva tentato senza successo di raggirare all’Eur un parroco al volante della sua auto con la truffa dello specchietto e, non contento, una volta che la vittima aveva scoperto l’inganno, lo aveva aggredito e rapinato del portafoglio portando via 4mila euro in contanti.
A Prati, intanto, impazza la truffa dell’orologio rotto: c’è anche un identikit. (leggi qui)