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Palestrina, uccide una cagnolina a calci: condannato a un anno e mezzo

L'uomo dovrà anche risarcire le parti civili ossia i padroni della cagnolina uccisa e delle associazioni animaliste scese in campo

Uccide a calci una cagnolina, condannato dal tribunale di Tivoli a un anno e mezzo per maltrattamento e uccisione di animali. La “colpa” della cagnolina, pagata con la vita, la curiosità di essersi avvicinata al bullmastiff dell’uomo per giocare.

L’uomo dovrà anche risarcire le parti civili ossia i padroni della cagnolina uccisa e delle associazioni animaliste scese in campo

Sul banco degli imputati un cinquantenne di Palestrina, a suo dire amante degli animali, che il giorno del brutale omicidio della cagnolina – era il 30 aprile del 2017 – andava a passeggio col suo di cane.

Ora – come ha raccontato per primo numerozero – l’uomo dovrà anche pagare le spese processuali e quelle affrontate dalle cinque parti civili: i due proprietari della cagnolina e le associazioni Action Project Animal, “Zampe che danno una Mano Odv” e “Earth Oodv”. Mentre il risarcimento del danno sarà stabilito da un procedimento civile.

La ricostruzione

Olga – come hanno ricostruito gli animalisti – si trovava casualmente nel piccolo parco antistante l’abitazione dei suoi “genitori umani”, a Palestrina, ed è stata letteralmente travolta dalla furia assassina del proprietario del molossoide. E’ stata prima stordita con uno spray al peperoncino e poi massacrata a calci.

Una violenza inaudita su un’anima indifesa e incapace di reagire – raccontano i volontari di “Animalisti italiani-. Olga è morta perché si è trovata nel posto sbagliato al momento “sbagliato”: al suo posto ci sarebbe potuto essere chiunque, una donna, un bambino, un anziano. La disperata corsa dal veterinario fra le lacrime e gli abbracci della sua mamma umana Rossella Ambra non ha potuto evitare la morte della piccola“.

Aron come Olga

A gennaio a Roma un caso analogo. Un cane è stato barbaramente ucciso in strada, nel quartiere Don Bosco, con una coltellata. (leggi qui).

Prima la lite con un altro cane, poi l’aggressione dell’uomo. Un passante estrae il coltello e uccide il cane rivale al suo. E’ così che era morto la serata prima dell’Epifania Aron, un incrocio tra dogo argentino e amstaff di dieci anni. La coltellata sferratagli in via Stilicone mentre passeggiava con la padrona non gli ha dato scampo.