Si ferma il processo per tentato omicidio a carico del trapper romano Elia17Baby accusato di aver pugnalato la notte del 14 agosto un 35enne di Sassari sulla spiaggia di Marinella a Olbia. Nell’udienza di oggi, i legali di Elia17Baby – gli avvocati Pietro e Gian Maria Nicotera – hanno presentato la richiesta di ricusazione del giudice.
Elia17Baby è accusato di aver pugnalato un 35enne mentre era in vacanza in Sardegna
Il processo è stato quindi sospeso in attesa della decisione dei giudici di Sassari. La prossima udienza è stata fissata per il 9 maggio.
Secondo i legali di Elia17Baby il giudice nell’ordinanza in cui ha respinto la richiesta di sostituzione della misura cautelare per l’imputato avrebbe anticipato il suo coinvolgimento di colpevolezza.
“Nonostante già condannato per altro reato, non ha esitato a commetterne un altro per motivazioni del tutto futili, circostanze denotanti, nello stesso, una totale mancanza di capacità di autocontrollo e di autodeterminazione”, aveva scritto il giudice.
Di Genova è accusato di avere inferto una coltellata alla schiena a Fabio P., un 35enne di Sassari. I pm, che contestano il tentato omicidio aggravato, ritengono che Di Genova abbia colpito la vittima con modalità che avrebbero potuto causarne la morte, tanto che ha riportato “menomazioni e conseguenti disabilità quali esiti inemendabili del danno midollare”.
Al trapper i magistrati contestano anche l’aggravante di aver colpito la vittima senza avere neanche preso parte alla rissa scoppiata in spiaggia, per sottolinearne la violenza e l’estemporaneità dell’accoltellamento.
La coltellata venne inferta mentre la vittima era voltata, rispetto alla posizione dell’aggressore e per questo per Di Genova è scattata anche l’aggravante di avere approfittato della “minorata difesa” della vittima.
Il coltello
I cacciatori di Sardegna, su delega della procura, hanno ritrovato dopo alcuni mesi in una boscaglia il coltello che il trapper avrebbe utilizzato nell’aggressione. Elia17Baby, da parte sua, continua a professarsi innocente.