Roma, evade dai domiciliari e rapina una tabaccheria

Il colpo in una tabaccheria di via Bravetta, poi la fuga in scooter. L'evaso ora è in carcere

Evade dagli arresti domiciliari armato di pistola e con l’arma e un complice mette a segno una rapina, terrorizzando un tabaccaio di via Bravetta. Fuggito con gli incassi un rapinatore romano di 46 anni, a distanza di una settimana, non si aspettava di sentire a bussare alla sua porta gli agenti della Polizia di Stato del XI Distretto San Paolo.

Il colpo in una tabaccheria di via Bravetta, poi la fuga in scooter: l’evaso ora è in carcere

Il colpo al tabaccaio è costato al rapinatore evaso la revoca dei domiciliari e l’apertura delle porte di Regina Coeli. E’ stato infatti arrestato per l’evasione dagli arresti domiciliari e denunciato per la rapina. Ora all’appello manca il complice.

I poliziotti, al termine di un’immediata attività d’indagine, e anche grazie al riconoscimento fotografico effettuato dai proprietari della tabaccheria, vittime della rapina, sono risaliti ad uno dei due, un romano 46 enne, faccia e voce nota nel quartiere nonostante il casco infilato.

L’uomo è stato rintracciato dagli agenti presso la propria abitazione ed una volta ripristinata la misura cautelare degli arresti domiciliari, i poliziotti hanno chiesto all’autorità giudiziaria l’aggravamento della pena ed è stata quindi disposta la misura cautelare della custodia in carcere.

Sono in corso le indagini per rintracciare il complice.

Rapinatori in coppia

Qualche giorno fa a Nuova Ponte di Nona due rapinatori, sempre in coppia e armati di pistola, hanno terrorizzato e derubato tre dottoresse al lavoro in uno studio medico (leggi qui). 

Il blitz armato poco prima della chiusura alle 19.20 di mercoledì 22 marzo, in via Francesco Caltagirone.

Le vittime sotto la minaccia dell’arma sono state costrette a consegnare soldi e anche un orologio. I due rapinatori sono così fuggiti con 130 euro (a una dottoressa ne erano stati sfilati 80, il resto alla collega) e un orologio dal valore di 400 euro, portato via alla terza dottoressa in servizio.