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Roma, sgomberato accampamento abusivo alla Stazione Val d’Ala: era un cumulo di rifiuti a rischio incendio

Monte Sacro, nel terreno adiacente alla stazione ferroviaria trovate tende, masserizie e rifiuti di ogni genere altamente infiammabili: lo sgombero dell'accampamento dopo il fiume di denunce dei residenti 

Roma: avevano messo su una specie di villaggio per ospitare almeno una ventina di persone, con tendoni realizzati con materiali di fortuna e circondati da cumuli di masserizie e rifiuti, altamente infiammabili.

Stamattina un primo massiccio intervento del III Gruppo Nomentano della Polizia Municipale di Roma Capitale, ha provveduto a smontarlo per buona parte, salvaguardando l’area verde dagli incendi dolosi e riportando un po’ di serenità nelle strade nelle immediate adiacenze della Stazione Val d’Ala, dove la paura per quella zona oscura e impenetrabile, era diventata tanta tra i residenti.

Monte Sacro, nel terreno adiacente alla stazione ferroviaria trovate tende, masserizie e rifiuti di ogni genere altamente infiammabili: lo sgombero dell’accampamento dopo il fiume di denunce dei residenti

Una massiccia operazione di sgombero dell’accampamento nei pressi della Stazione di Val d’Ala, è scattato alle prime ore di questa mattina da parte del personale del III Gruppo Nomentano e il personale della Polizia di Stato, del Distretto Fidene Serpentara.

L’area verde occupata da anni si presentava come un insediamento di grandi dimensioni  considerato molto pericoloso per il rischio di aggressioni e attività illecite sui marciapiedi della strada antistante, e incendi devastanti, che avrebbero potuto compromettere anche la fermata ferroviaria a servizio del quartiere Monte Sacro e delle zone limitrofe.

Dopo le ripetute segnalazioni fino alle denunce per strani movimenti di giorno e di notte in quell’accampamento, il sollievo per i residenti è arrivato stamattina con l’intervento in forze che ha provveduto a portare via intanto le voluminose tende che occupavano una vasta porzione dell’area verde della stazione Val D’Ala.

Nell’insediamento abusivo dove circa venti persone di nazionalità straniera avevano creato l’accampamento utilizzando materiali di fortuna. con il risultato nel tempo di un accumulo indecoroso e a rischio di prendere fuoco, di masserizie e rifiuti di ogni genere altamente inquinanti. Un volume ed una portata tale da richiedere l’intervento di numerosi mezzi e trasporti per il prelievo e smaltimento che sarà necessario proseguire anche nei prossimi giorni.

Nella bonifica della zona apparentemente abbandonata, nessuno è stato trovato all’interno dell’accampamento al momento del blitz nonostante l’ora. L’ipotesi è dunque che il “villaggio”  abusivo fosse solo disabitato da chi lo aveva realizzato creando abitazioni di fortuna o nascondigli ad almeno 20 senza fissa dimora.

Un insediamento con caratteristiche preziose e potenzialmente rioccupabile da altri soggetti. L’area è ora libera ma verrà controllata per scongiurare soprattutto nel periodo più a rischio incendi, nuove occupazioni.