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Roma, impazza la truffa dell’orologio rotto

L'inganno? "Guarda mi hai fatto male, si è rotto pure l'orologio". Decine di segnalazioni

La classica truffa dello specchietto col correttivo dell’orologio rotto. Tra Prati e Roma centro impazza la truffa dell’orologio mandato in frantumi nel traffico dall’auto passata accanto. E’ solo un tentativo di spillare soldi a chi non ha la prontezza di intuire il raggiro o chi impaurito paga. Segni particolare del truffatore che si aggira a piedi: giovane, magrolino, accento napoletano con barbetta o baffi, secondo il periodo.

L’inganno? “Guarda mi hai fatto male, si è rotto pure l’orologio”. Decine di segnalazioni

A lanciare l’allarme l’avvocato Eleonora Piraino che qualche giorno fa si è imbattuta col truffatore: “Oggi alle 16:55 mentre transitavo su viale Mazzini con la macchina hanno tentato di farmi la truffa dell’orologio rotto. Una botta alla macchina, dallo specchietto vedo un ragazzo che sbraccia, mi fermo ma non scendo, apro un po’ il finestrino e il ragazzo che mi raggiunge correndo mi dice che l’ho toccato con la macchina e che gli ho rotto l’orologio”.

Il ragazzo – aggiunge l’avvocato – sostiene che aveva un testimone e che più giù c’erano anche i vigili. Quando gli ho detto di andare a chiamarli si è volatilizzato, non so se perché ha visto che avevo una bambina in macchina o che non avevo la borsa. Dopo ho fatto diversi giri con la macchina per vedere se lo incontravo di nuovo per chiamare le Forze dell’ordine, ma niente, sparito nel nulla”.

Le strade più battute dal truffatore dell’orologio rotto viale Mazzini, via Silvio Pellico, ma anche in viale Giulio Cesare.Mi hai preso al braccio, guarda mi hai rotto l’orologio”, esordisce così il giovanotto dopo aver dato un veloce colpetto a una delle auto rallentate nel traffico. “E’ magro e nervoso, bassino, capelli lunghi neri legati, etnia indefinita anche se parla italiano”, racconta un altra vittima anche lei riuscita a sfuggire al raggiro.

La truffa dello specchietto

Venerdì sera, invece, i carabinieri grazie alla prontezza di un 70enne sono riusciti a fermare in via Palmiro Togliatti altri due truffatori, nel loro caso specializzati nella truffa dello specchietto.

I due avevano accusato il pensionato alla guida dell’auto di aver urtato la loro vettura rompendogli lo specchietto. Lo scopo ovviamente è quello di chiedere soldi per chiudere l’incidente senza far ricorso alle assicurazioni.

L’uomo, però, ha rifiutato di dare soldi ai due, e poco dopo ha fermato una pattuglia di carabinieri e ha raccontato l’accaduto. I militari, accertato il modello dell’auto e la direzione di fuga, hanno rintracciato i due truffatori nelle vicinanze.

Per i due, entrambi romani di 32 e 69 anni, è scattata la denuncia per i reati di tentata truffa in e porto di armi e oggetti atti ad offendere. Sull’auto avevano un coltello e alcuni frammenti di asfalto, spesso usati per danneggiare le auto in corsa e fingere l’urto.