Roma: il bollettino dei disagi sul fronte dei trasporti pubblici e gli impianti nelle stazioni tra scale mobili e ascensori, è un disastro che cresce ogni giorno di più nella Capitale, con pesanti critiche che arrivano sia dai viaggiatori che dai sindacati di Polizia Locale.
Scale mobili della Metro Colosseo rotte da mesi: 21enne disabile deve chiedere aiuto al vigili urbani per arrivare al monumento. SULPL: “Il compito della Polizia locale è anche questo ma siamo sotto organico”
E’ di poche ore fa il post di Marco Milani Segretario Romano Aggiunto SULPL, che sta facendo discutere non poco sulla vergogna trasporti, scale mobili e barriere architettoniche nella Capitale.
Si tratta di una foto che illustra come gli agenti della Polizia locale in servizio nella zona del Colosseo siano stati l’unica ancora di salvezza per una ragazza affetta da SLA che con il suo deambulatore chiedeva solo di riuscire ad arrivare a visitare il simbolo di Roma, interdetto da un’infinità di problemi ai servizi fermi da mesi.
“Tanto per iniziare – spiega Milani – le scale che da largo Gaetana Agnesi conducono al Colosseo sono recintate da mesi, perché dichiarate pericolanti, ma ciò non bastando, la scala mobile (unidirezionale) presente all’interno della fermata Colosseo linea B, è ferma da mesi. Benvenuti a Roma”.
Con la bella stagione alle porte che sta pian piano entrando anche a Roma, invitando i turisti a venire per visitarne tutte le bellezze storiche e artistiche, la città si fa trovare ad un anno di distanza da tutte le “promesse” di sistemazione dei disservizi, ancora in condizioni di arretratezza, quando con questo termine si intenda una città incapace di mettere tutti sullo stesso piano nelle possibilità di fruire di trasporti e monumenti come nel caso immortalato poche ore fa.
Quando questo è già grave per i cittadini normodotati, è inqualificabile per le persone disabili, che come la turista 21enne che avrebbe potuto spostarsi con il deambulatore sulla scale mobili guaste da mesi, non ha potuto farlo, ed ha visto negli agenti della Polizia Locale l’unica possibilità per spostarsi al Colosseo: “Il compito della Polizia locale è anche questo, intervenire per cercare di ovviare ai bisogni delle persone – prosegue Milani – anche se Roma dimostra di essere carente nei servizi offerti e carente anche di agenti, con un organico che manca di oltre 3000 unità”.
Questa volta peraltro, la giovane è stata anche fortunata a trovare nella circostanza due agenti giovani: “Questo è un Corpo con età media di 55 anni e prima del 2024 non sono previste assunzioni – ha sottolineato Sergio Fabrizi Coordinatore Nazionale UGL-PL -. Torniamo a chiedere un’immediata assunzione emergenziale di 400 persone attingendo dalle graduatorie di idonei aperte in tutta Italia nelle more del futuro concorso” – ha concluso.
Un buco enorme nella capacità di copertura delle esigenze di controllo, e come per il caso della turista, di compensazione della gravi lacune nei servizi, che some ha proseguito il Segretario SULPL, fa immaginare sia “Ardua l’impresa di affrontare il Giubileo in queste condizioni “.
Oggi è toccato alla Metro B Colosseo finire sotto i riflettori dei social giustamente inclementi, ma non c’è da dimenticare anche la altre stazioni metropolitane come la fermata Repubblica della Metro A, in cui piove dentro, senza tralasciare il bollettino della Metromare, soprannominato “bollettino disabilità” non a caso, che quasi non da modo ai disabili di arrivare fino al mare di Roma, e rende piuttosto arduo se non del tutto impossibile per qualcuno, arrivare agli scavi di Ostia Antica.
La replica di Atac
Alla notizia di quanto accaduto alla stazione della Metro B Colosseo, ATAC ha fatto seguire la seguente nota: “Costernati per disagio subito da una turista con disabilità, che ha dovuto ricorrere all’aiuto di alcune persone per scendere le scale fisse che da Largo Agnesi conducono alla stazione Colosseo” – ha dichiarato l’azienda, che tuttavia precisa che
1) anche se la scala fosse stata funzionante (lo sarà nei prossimi giorni) la signora non avrebbe potuto utilizzarla per scendere. La scala, infatti, funziona solo in una direzione: in salita. Serve ai clienti della metro per salire dalla stazione alla terrazza di Largo Agnesi, non il contrario;
2) La signora non aveva bisogno di usare la stazione metro, che è attrezzata con montascale per le necessità dei passeggeri con disabilità, ma visitare l’Anfiteatro;
3) La turista è stata aiutata a scendere dalla scala fissa, a fianco della scala mobile passando per la stazione, perché gli altri accessi esterni – non inerenti la metropolitana – sono inagibili.
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