Ostia, censimento ponti: toni trionfali per un ritardo di due anni

Il X Municipio convoca addirittura una conferenza stampa per celebrare un lavoro in ritardo di due anni

Il ponte di via della Salvia, ad Acilia, con la carreggiata ridotta per il rischio di cedimento

Finanziato ad aprile 2021 e affidato l’anno dopo, a oggi quel lavoro non è ancora completato nella sua fase più elementare, quella del “censimento visivo”. Ciò nonostante il X Municipio ha tenuto una conferenza stampa per celebrare “un importante investimento” annunciando il passaggio dalla “gestione dell’emergenza alla programmazione degli interventi”.

Il X Municipio convoca addirittura una conferenza stampa per celebrare un lavoro in ritardo di due anni

Succede al Palazzo del Governatorato dove la sfrontatezza ormai non ha più limiti. O almeno fa il pari con l’immobilismo. Questa mattina gli esponenti della Giunta hanno tenuto una conferenza dal roboante titolo  “Censimento e monitoraggio ponti. Dall’emergenza alla programmazione” voluta “per presentare alla cittadinanza l’avvio del censimento e le linee guida di intervento generali”.

Nell’incontro si è evidenziato che “la direzione tecnica del Municipio Roma X ha provveduto all’affidamento, a seguito di gara d’appalto, dei ‘Lavori di manutenzione ordinaria, sorveglianza e pronto intervento delle strade di competenza del Municipio Roma X-Annualità 2022’. L’importo complessivo dell’investimento è di circa 1.000.000 di euro. Attualmente le operazioni ‘municipali’ di censimento e monitoraggio sono in corso, e la ditta affidataria ha predisposto le prime schede tecniche, anche al fine di concordare con la Direzione Tecnica la successiva modalità di lavoro”.

Tali Linee Guida – spiegano dal X Municipio – illustrano una procedura per la gestione della sicurezza dei ponti esistenti, al fine di prevenire livelli inadeguati di danno e rendendo accettabile il rischio. Esse si dividono in tre categorie riguardo il censimento e la classificazione del rischio: la verifica della sicurezza, la sorveglianza e il monitoraggio dei ponti e dei viadotti esistenti. Questo ci consentirà di attribuire a ciascuna opera il grado di rischio e approfondire nel dettaglio le metodologie necessarie per sviluppare l’approccio proposto a livello territoriale quali il censimento delle opere, l’esecuzione delle ispezioni, iniziali e speciali, ai fini della redazione delle schede di difettosità dell’opera, nonché la valutazione della classe di attenzione in funzione dei possibili rischi rilevanti, strutturale (statico e fondazionale), sismico, idro-geologico (idraulico e da frana)”.

Oggi annunciamo un importante investimento per il nostro territorio – dichiara il Presidente del Municipio Roma X, Mario Falconi – Finalmente passiamo dalla gestione dell’emergenza alla programmazione degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione di eventuali criticità”.

I ritardi

Peccato che quel lavoro, come scoperto dal Labur, Laboratorio urbanistica, “si è iniziato il lavoro affidato nel 2022 al raggruppamento composto da Proger, Studio Speri e Bureau Veritas, con un accordo quadro (5,5MLN l’importo massimo totale a base di gara) per il servizio di sorveglianza e monitoraggio delle opere d’arte stradali. Le attività sono iniziate a luglio dell’anno scorso e vedranno le aziende impegnate per i prossimi tre anni”.

Le operazioni procedono a rilento e c’è un bel nulla da festeggiare. “Si tratta del controllo dei ponti, viadotti e galleria della città, a seguito di una gara pubblica indetta dal Comune di Roma di 04/2021 e divisa in 3 lotti – chiarisce Paula Felipe De Jesus di Labur – Un obbligo di legge ministeriale a seguito del crollo del Ponte Morandi di Genova. A settembre 2022 (quindi con molto comodo) è stato pubblicato un documento interpretativo e di indirizzo per gli operatori in modo che potessero avere un approccio uniforme alla procedura multilivello che parte dal censimento delle opere per condurre alla determinazione di una classe di attenzione sulla base della quale attivare le verifiche, tenendo conto delle più ampie esigenze di certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza. Non ve la faccio troppo lunga e troppo tecnica. Vi basti sapere che il censimento delle opere, che nella prima fase avviene con ispezioni visive e la compilazione delle schede di difettosità, non è nemmeno terminata e ha riguardato, nel Municipio X, un centinaio tra ponti (pochissimi) e ponticelli (moltissimi), prevalentemente sui canali di bonifica. Dopo si passerà a fare analisi dei rischi rilevanti, classificazione della classe di attenzione e la valutazione preliminare dell’opera. Il tutto dovrebbe finire per il 2026”.

Emozionante sapere – conclude De Jesus – che, dunque, questa mattina si è fatta una conferenza stampa per fare grancassa a un vecchio obbligo di legge su una gara vecchia di due anni e a 5 anni dalla tragedia di Genova e dove si scopre che nemmeno hanno finito il censimento ‘visivo’”.

Chissà se i tecnici hanno dato un’occhiata anche al Ponte di via della Salvia, ad Acilia. Si tratta di un viadotto carrabile che supera la sottostante via del Mare che per ragioni di sicurezza ha mezza carreggiata chiusa da più di quattro anni. Qualcuno teme il rischio di caduta di calcinacci sulle auto che transitano al di sotto ma al momento nessuno ha fatto nulla, oltre al limitare l’ampiezza della carreggiata.