Pomezia, carabinieri contromano sulla Pontina: bloccato sospetto inseguito nella morte di “Ciccio” Vitale

Folle inseguimento sulla via Pontina per bloccare una seconda persona nell'ambito della vicenda che ha portato alla morte di Francesco Vitale

Pomezia: quello che ieri, mercoledì 8 marzo, aveva causato forti rallentamenti nell’hinterland pometino con maxi-ingorghi e traffico in tilt nel tardo pomeriggio, non era semplice traffico, ma bensì un inseguimento messo in atto sulla Pontina dai carabinieri che si sono lanciati all’inseguimento di un 48enne romano e lo hanno posto in stato di fermo, nell’ambito delle indagini sulla morte del Pr pugliese Francesco “Ciccio” Vitale.

Folle inseguimento sulla via Pontina per bloccare una seconda persona nell’ambito della vicenda che ha portato alla morte di Francesco Vitale

Quest’ultimo, morto dopo essere volato giù da un palazzo di via Pescaglia, alla Magliana, sembrerebbe finito in una spirale mortale per il quale sarebbe stato convocato da alcuni malviventi per restituire una somma, e non è ancora chiaro in quale ambito e per quale attività Vitale abbia maturato questo debito, pagato con la vita.

Già giorni fa vi abbiamo raccontato, a inizio mese, dell’arresto di una prima persona nell’ambito della stessa inchiesta, e adesso i militari del Nucleo Investigativo di Roma hanno fermato anche un 48enne italiano, gravemente indiziato del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante della morte della vittima, stesse accuse mosse al 37enne ammanettato il 2 marzo scorso.

In quest’ultima vicenda, dopo un folle inseguimento sulla via Pontina, i militari gli hanno notificato il decreto di fermo perchè indiziato del delitto, su impulso della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura capitolina.

Dopo un tentativo di fuga, verso le 18.15 di ieri, la vettura su cui il fermato viaggiava è stata fatta accostare all’altezza della stazione di servizio di Pomezia sud, dove era allestito un posto di blocco con agenti in borghese, in direzione di Ardea, e condotta verso l’autogrill, dove  i carabinieri li hanno fatti scendere dalla vettura per essere identificati.

Sia il 37enne che il 48enne sono dunque gravemente indiziati di avere sequestrato per oltre 12 ore Francesco Vitale, nella notte tra il 21 e il 22 febbraio, e scappando subito dopo la morte del Pr.

L’operazione, condotta in coordinamento con i colleghi del Reparto Territoriale di Aprilia e delle Compagnie di Roma Eur e Pomezia ha portato alla cattura di questa seconda persona, immediatamente condotta presso il carcere romano di Regina Coeli.

Adesso si compongono dunque sempre più i vari pezzi di questo puzzle intricato e si attendono giorno dopo giorno ulteriori particolari chiarificatori utili a terminare le indagini con la cattura di tutti i responsabili.

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