Roma, ladri georgiani sorpresi a rubare in un appartamento: 26enne e 32enne in manette

La coppia di ladri è stata colta sul fatto mentre aveva già messo in alcuni zaini la refurtiva e stava per allontanarsi 

Montespaccato: i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere in un’operazione condotta in sinergia con i colleghi della Stazione di Roma Montespaccato hanno arrestato due cittadini georgiani, di 26 e 32 anni, gravemente indiziati del reato di furto in abitazione.

La coppia di ladri è stata colta sul fatto mentre aveva già messo in alcuni zaini la refurtiva e stava per allontanarsi

Nel dettaglio, i fatti si sono svolti questa notte, martedì 7 marzo, con i militari che sono intervenuti in via Alessandro Bonci, allertati da alcune segnalazioni e richieste d’aiuto da parte di alcuni residenti del quartiere e della stessa palazzina, che hanno telefonato in massa, poco dopo le 22, al numero unico per le emergenze 112, segnalando la presenza di alcune persone sospette che stavano trafficando all’interno del condominio.

Arrivati sul posto, i carabinieri hanno trovato all’interno di un appartamento i due cittadini dell’est Europa, che all’interno di alcuni zaini avevano già riposto il “malloppo”, consistente in due portatili della Apple, comprensivi di vari accessori, cuffie e un portafoglio con denaro all’interno, oltre a due paia di occhiali e strumenti da scasso.

Tutta la refurtiva è stata restituita al proprietario che al momento dell’effrazione era fuori città ed informato dei fatti ha contestualmente sporto subito una denuncia-querela.

I due arrestati, al termine dell’udienza, sono stati convalidati.

Si tratta di una serie di furti e crimini che spesso abbiamo raccontato anche in passato, con protagonisti sempre una banda di ladri georgiani, si cerca dunque in queste ore di capire se le persone ammanettate possano far parte di una banda di connazionali che nei mesi scorsi  ha messo a segno vari blitz in appartamenti sparsi nella Capitale.

Come sempre precisiamo ai lettori che, considerato lo stato attuale del procedimento, ossia quello delle indagini preliminari, gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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