Pescara, omicidio dell’architetto Albi: annullato l’arresto del presunto mandante

Omicidio dell'architetto: annullato l'arresto del presunto mandante e dubbi sull'uomo ritenuto il killer

Ordinanza di arresto annullata e il presunto mandante dell’omicidio dell’architetto pescarese Walter Albi e del tentato omicidio dell’ex calciatore Luca Cavallitto subito liberato.

Omicidio dell’architetto: annullato l’arresto del presunto mandante e dubbi sull’uomo ritenuto il killer

Il Tribunale del Riesame de L’Aquila oggi, lunedì 6 marzo, ha annullato la misura cautelare in carcere che il 14 febbraio aveva portato all’arresto con l’accusa di omicidio volontario e di tentato omicidio Natale Ursino, l’uomo originario della Locride trapiantato in Abruzzo, ritenuto mente e mandante dell’agguato in un bar di Pescara lo scorso agosto costato la vita all’architetto 66enne Walter Albi.

A sollecitare l’annullamento dell’arresto, nel corso dell’udienza che si è tenuta davanti al tribunale della libertà de L’Aquila, il difensore di Ursino l’avvocato del foro di Roma Cesare Placanica.

Non ci sarebbero elementi di collegamento tra il mandante e il presunto il killer. L’omicidio, quindi, resta per ora avvolto nel giallo.

La Mobile di Pescara oltre a Natale Ursino a febbraio aveva tratto in arresto anche Cosimo Nobile, già noto alle forze di polizia e ritenuto l’esecutore dell’agguato costato la vita all’architetto.

L’esecuzione

I fatti risalgono al primo agosto del 2022. Walter Albi viene ucciso il primo giorno di agosto mentre si trova in un bar. Un uomo incappucciato entra nel locale e scarica diversi colpi di pistola contro di lui e l’ex calciatore Luca Cavallito. Albi muore sul colpo mentre Cavallito viene trasportato in gravi condizioni al pronto soccorso dell’ospedale. L’assassino fugge in sella a uno scooter. La proprietaria del bar, che ha trovato riparo sotto un tavolino, è la prima che riesce a chiamare i soccorsi. Sul posto, nel giro di poco, arrivano polizia, carabinieri, polizia locale e ambulanze del 118.

Per Nobile riscontri genetici negativi

Dubbio potrebbe diventare a questo punto anche il coinvolgimento di Nobile: difatti i riscontri genetici sui reperti sequestrati, che sarebbero stati utilizzati nell’esecuzione dell’omicidio, tra cui un paio di scarpe, sono risultati negativi ponendo in dubbio la sua presenza al bar dell’agguato.

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