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Nettuno, spari contro casa di un arrestato ai domiciliari

Avvertimento a colpi di pistola: gli spari hanno colpito il portone dove un uomo sta scontando gli arresti domiciliari

Quattro colpi di pistola in rapida successione ed esplosi di mattina in rapida successione contro il portone dell’abitazione di un uomo che sta scontando gli arresti domiciliari. Un avvertimento chiaro della malavita locale che torna a rialzare la testa dopo la maxi-condanna inflitta a un clan della ‘ndrangheta che, secondo i magistrati, domina la scena criminale tra Anzio e Nettuno (leggi qui).

Avvertimento a colpi di pistola: gli spari hanno colpito il portone dove un uomo sta scontando gli arresti domiciliari

L’inquietante avvertimento è avvenuto sabato mattina nella frazione di Cretarossa. A lanciare l’allarme alle forze dell’ordine sono stati i residenti che hanno sento esplodere distintamente almeno quattro colpi di pistola. In pieno giorno e contro il portone di un uomo di 33 anni, Massimo S. agli arresti domiciliari. Con il rischio di coinvolgere qualche innocente di passaggio.

Sulla vicenda indagano i carabinieri che mantengono il più stretto riserbo. Le indagini si presentano di particolare complessità: il destinatario dell’avvertimento è uno dei soggetti di spicco nello spaccio di stupefacenti nelle zone, in particolare, di  via Livatino a Nettuno e di Corso Italia ad Anzio. Tre mesi fa, cinque colpi di pistola di avvertimento erano stati esplosi in via Livatino contro il maxi scooter di un uomo, in quel momento in carcere, che era legato proprio al pregiudicato oggetto dell’avvertimento dell’altra mattina.

Stando a indiscrezioni, il portone sarebbe quello dell’uomo che nel mese di aprile di due anni fa costrinse un ragazzo di 25 anni a spogliarsi completamente e a camminare nudo, tenuto al guinzaglio, sul lungo porto ad Anzio come punizione per aver tentato un furto nella propria autovettura.

Un soggetto che sarebbe in qualche modo anche collegato a un altro agguato a colpi di pistola: tre mesi fa, cinque colpi di pistola di avvertimento erano stati esplosi in via Livatino contro il maxi scooter di un uomo, in quel momento in carcere, che era legato proprio al pregiudicato oggetto dell’avvertimento dell’altra mattina.

Insomma, ancora una volta a “parlare” sono le armi in questa guerra per il controllo delle piazze di spaccio del litorale a sud di Roma. Un modus operandi che riecheggia richiamando alla memoria  anche un altro episodio: a giugno 2022 un pregiudicato cileno di 35 anni ad Anzio, riuscì a scampare a due killer a bordo di un maxi scooter che esplosero cinque colpi di pistola 7,65 contro il SUV sul quale viaggiava insieme la moglie, ai figli di 2 e 3 anni, alla madre e ad una amica di famiglia