Civitavecchia: Il questore capitolino ha sospeso per 10 giorni la licenza pubblica di un bar, obbligandolo a chiudere a seguito di una violentissima aggressione che è andata in contrasto con le ragioni di ordine e pubblica sicurezza da garantire per legge.
Il bar era stato teatro a fine anno scorso di una violenta lite dove un uomo era stato gravemente ferito
I fatti risalgono alla fine del 2022, quando nei pressi di questo bar era scaturita una lite furibonda tra più persone ed una di queste si era ferita gravemente, refertata poi in ospedale con una prognosi di 30 giorni.
E non è finita qui, perchè sempre nei mesi successivi nello stesso bar gli agenti del commissariato di via della vittoria hanno identificato molti clienti che risultavano gravati da precedenti di polizia.
Notificato il provvedimento al titolare del locale commerciale, è stato poi come da prassi affisso il cartello che indicava sulla serranda la chiusura per effetto del provvedimento del questore.
Analogamente, in un recente episodio, era stata chiusa una discoteca capitolina, a Testaccio, noto quartiere della movida giovanile romana, perchè una ragazzina aveva bevuto alcol in quantità esagerata, servitogli sottobanco dai gestori della sala da ballo nonostante fosse minorenne e poi si è sentita male all’esterno.
Soccorsa dai poliziotti, l’adolescente è stata trasportata in ospedale e poi la discoteca in questione chiusa per un analogo periodo per aver diffusamente venduto bevande alcoliche ai ragazzini senza verificare se fossero maggiorenni.
In un altro caso, all’Eur, altra discoteca chiusa, dato che la polizia locale arrivata sul posto a seguito di schiamazzi diffusi e segnalazioni notturne dei residenti, aveva verificato che la capienza disposta per legge era stata ampiamente superata, con una marea umana di persone intente a ballare. Per saperne di più clicca sulla parola chiave in arancione.
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.